Mosciano. A poco più di una settimana dall’evento meteo emergenziale che ha coinvolto la regione Abruzzo, per l’Associazione VPC Gran Sasso D’Italia Onlus è tempo di fare un bilancio sulle risorse umane e mezzi impiegati, oltre a tracciare una mappa territoriale sulle zone degli interventi fatti.
Alessandro Lellii, presidente dell’associazione spiega che “i volontari stanno tutt’ora intervenendo senza sosta da dieci giorni nei territori di Alba Adriatica, Bellante, Castilenti, Castiglione, Cellino Attanasio, Messer Raimondo, Martinsicuro, Montefino, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco e Tortoreto , per il soccorso e il ripristino delle condizioni più vivibili per i cittadini. Mossi dai Centri Operativi Comunali (C.O.C.), dalla Sala Operativa della Protezione Civile Regionale e dai Vigili del Fuoco di Teramo, i volontari impiegati sono stati oltre 60 con l’ausilio quasi completo del proprio parco automezzi e attrezzature composto da: una autoscala, due autobotti e una cisterna per rifornimenti, un ‘bob cat’ , motopompe e mezzi fuoristrada. Tra le emergenze che i volontari sono stati chiamati a risolvere nel Teramano sono state molteplici: in Val Fino nel comune di Castiglione Messer Raimondo un’auto era bloccata dalla neve con conducente disabile, mentre per una settimana è stato in azione un bob-cat per mitigare il rischio frane; a Mosciano sono intervenuti sul contenimento degli allagamenti in zona Stazione, rimozione alberi caduti, uno in particolare sulla linea telefonica in zona Montone che ostruiva la strada comunale al confine con Giulianova; ad Alba Adriatica con l’azionamento di idrovora per lo svuotamento delle abitazioni allagate; a Martinsicuro con motopompa in azione per svuotamenti; a Notaresco per la rimozione di una frana in zona Guardia Vomano Via Giardino; a Cellino Attanasio e in queste ore, a Mutignano e Montefino per fornitura di acqua per emergenza idrica. L’emergenza nell’emergenza è stata caratterizzata dall’esplosione della conduttura del metanodotto in località Mutignano di Pineto, dove si è avuto il black-out del ponte radio situato nelle adiacenze dello scoppio e dall’altro ponte radio situato in zona Acquachiara di Teramo colpita dal black-out elettrico, che dopo una giornata di funzionamento con batterie tampone ha smesso di funzionare. I volontari hanno necessariamente dovuto attivare una stazione mobile di emergenza con il conseguente ripristino delle comunicazioni radio”.
Lelli ricorda che “oltre ai casi di soccorso, le squadre son0 impiegate per monitorare i livelli idrometrici dei fiumi Salinello, Vomano e Tordino; monitorare i movimenti franosi sul versante del bacino del Vomano nel comune di Notaresco e in Val Fino nel comune di Castiglione Messer Raimondo; sopralluoghi per alberi pericolanti nei comuni di Mosciano e di Tortoreto richiesti direttamente dalla Sala Operativa Regionale e dai vigili del fuoco di Teramo. L’Associazione, su richiesta della SOP regionale ha messo a disposizione gruppi elettrogeni destinati ai comuni dell’alto teramano, quali Torricella Sicura e Castelli, e ai comuni dell’alto pescarese destinati in via primaria ed esclusiva ai malati pneumoventilati”.
“Ad un anno dalla costituzione delle nuova realtà Abruzzese del volontariato , con un bagaglio di attività ultraventennali, grande ed efficace è stata la risposta di tutti coloro che, con cuore e professionalità , stanno portando il proprio contributo all’emergenza messo in campo dai Volontari Protezione Civile Gran Sasso d’Italia”.