Roseto. Sopralluogo questa mattina da parte degli ingegneri del genio civile per le opere marittime della Regione per verificare i danni causati dal fenomeno erosivo scatenato dalle recenti mareggiate da levante. Guidato dal responsabile, l’ingegner Paolo Contini, il gruppo di tecnici ha potuto constatare con i propri occhi i danni causati dalle mareggiate nel tratto che va da Martinsicuro sino a raggiungere la frazione di Cologna Spiaggia di Roseto degli Abruzzi.
Qui l’ingegner Contini ha incontrato gli operatori balneari locali. Presente anche l’assessore ai lavori pubblici di Roseto Flaviano De Vincentiis, visto che l’amministrazione rosetana sta seguendo molto da vicino le vicende legate alle problematiche dell’erosione, tenuto conto che la frazione colognese e la zona sud di Roseto sono senza arenile con la stagione turistica praticamente a rischio. Gli operatori turistici colognesi sono apparsi preoccupati e hanno cercato di capire dall’ingegner Contini quali soluzioni realmente la Regione intende adottare per far fronte al problema.
Gli organi regionali hanno confermato che si porterà avanti il progetto di ripascimento morbido che interessa tutto il litorale abruzzese, in modo particolare in quelle zone definite ad alta criticità. E sono ben 14 le aree considerate a maggior rischio d’erosione. Tra queste, Martinsicuro, Alba Adriatica, Cologna Spiaggia, Roseto sud, Pineto nella zona a confine con Silvi. Gli operatori colognesi sono stati chiari: la prossima stagione turistica è a rischio. Gli stabilimenti balneari Mucillagine, Bagni Salsedine, Lo Squalo, i camping Nino, Stella Maris, Europa, Stork hanno perso migliaia di metri cubi di sabbia che le ultime mareggiate hanno portato via, creando un dislivello spaventoso. Lo spazio per sistemare ombrelloni e sdraio è ridotto ai minimi termini. I problemi sono principalmente di natura economica (non ci sono a disposizione tutti i soldi per realizzare l’intero progetto di ripascimento morbido) in quanto per portare a termine tutti gli interventi è stato previsto per tutto il litorale regionale un investimento di 110 milioni di euro.
Si procede per stralci, ma dall’incontro di stamane si è capito che per non scontentare nessun comune il cui litorale è soggetto all’erosione, la Regione ha deciso di programmare piccoli interventi un po’ ovunque. Con il risultato, però, di non ottenere, almeno al momento, quelle soluzioni necessarie per fermare l’erosione. I titolari del camping Nino e Stella Maris avevano chiesto la rimozione del pennello perpendicolare, che si trova nelle vicinanze delle loro concessioni, principale causa dell’erosione di questi giorni. L’ingegner Contini ha assicurato che quel pennello è assolutamente necessario e che i risultati arriveranno nel momento in cui verrà sistemata la sabbia. Il 15 febbraio prossimo la ditta che si è aggiudicata i lavori inizierà gli interventi di ripascimento che partiranno però da Pineto.
A Cologna i lavori inizieranno intorno al mese di marzo. Sono previsti 110 mila metri cubi di sabbia che verrà prelevata dalla cava individuata al largo di Ortona. Gli interventi però non interesseranno la zona che va dallo chalet Mucillagine sino all’altezza dello stabilimento La Terrazza. Gli operatori hanno lasciato intendere che la migliore soluzione sarebbe quella di rinforzare le scogliere esistenti. Ma l’ingegner Contini ha confermato che andrà avanti il ripascimento morbido, nonostante le difficoltà oggettive legate al reperimento dei finanziamenti che costringono gli organi competenti a procedere per stralci.
Lino Nazionale