Era lì, da qualche parte, sepolto in uno dei tanti cassetti di casa, dimenticato da tutti. Ma quando i nipoti di nonna Clara, classe 1912 originaria di Campobasso ma residente a Teramo, lo hanno trovato mentre sistemavano delle cose di casa, non hanno creduto ai loro occhi. Coperto dalla biancheria, hanno rinvenuto casualmente in un vecchio Bot appartenuto ai genitori dell’anziana nonna. Grande la sorpresa nel constatare che si trattava di un titolo obbligazionario del Regno d’Italia del 1905 del valore di lire 20, garantito da deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti.
La nonnina ha così dato mandato all’ufficio legale dell’associazione Agitalia per recuperare la somma dalla Banca d’Italia obbligata ad “onorare” tutti i debiti esistenti dei vari Istituti bancari, anche se estinti, fusi od assorbiti prima dell’avvento della Repubblica Italiana.
L’obbligazione, emessa nel 1905 ovvero nel pieno dell’epoca giolittiana, quando la lira faceva aggio sull’oro, è stata fatta stimare da un consulente contabile che, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per tanti decenni di giacenza nelle casse dello Stato (circa 110 anni), ne ha definito il valore attuale di 4.856,73 euro.
L’associazione ha già presentato al Giudice di Pace di Teramo un decreto ingiuntivo per la riscossione della somma entro 40 giorni.
Per nonna Clara e per la sua famiglia ancora un po’ di attesa, dunque, prima di potersi godere questo regalo inaspettato.