Saranno gli esperti dell’Università dell’Aquila a stabilire se i pilastri del pontile di Roseto, divenuto negli anni il simbolo dell’estate rosetana, hanno uno stato di degrado preoccupante, da richiedere un intervento di consolidamento, oppure la struttura non è in pericolo.
Le ispezioni inizieranno quanto prima, forse già a primavera. La parte emersa dei pilastri è danneggiata dal tempo, dalle correnti marine, dalla salsedine.
Le colonne, comunque, sono ben piantate nel fondale, sino a raggiungere una profondità nella sabbia di 16 metri. Dopo di che, sulla base delle risultanze, si procederà con la stesura di un progetto che tenga conto di una serie di lavori di manutenzione straordinaria, mai eseguiti negli ultimi 15-20 anni. Tant’è che il pontile oggi cade letteralmente a pezzi.
Non sono poche le polemiche nate attorno all’attuale condizione in cui versa la struttura. Murata scalcinata con pezzi di ferro arrugginiti e pericolosi, pilastri scamiciati dall’usura del tempo, spuntoni che rappresentano un pericolo per le persone. Alcuni mesi fa i tecnici del Comune e l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Fornaciari hanno eseguito un sopralluogo per verificare lo stato delle cose e per rimuovere tutte quelle parti considerate pericolose.
Ma il recupero totale del pontile deve passare da una progettazione adeguata. Nel frattempo però è necessario intervenire per ridargli un po’ di decoro. In una recente riunione di Giunta è stata avanzata l’ipotesi di abbattere completamente la murata sui due lati e di sistemare dei pannelli trasparenti e soprattutto sicuri. L’idea non piace a tutti anche perché sulla fattibilità della cosa restano molti dubbi.
Tra le altre cose, il Comune di Roseto non ha al momento fondi in cassa. Una strada però verrà seguita per cercare di intercettare dei finanziamenti regionali. Si tratta dei Fondi Fas in programma per le prossime annualità. Nel frattempo il pontile continuerà a subire le sferzate della corrosione marina e l’azione di qualche vandalo.