Sant’Omero. Nel giorno dell’anniversario, era il 30 marzo del 2013 quando il “Califfo” si spegneva a Roma, arriva un ricordo molto particolare.
Pasquale Sciarillo, che ora vive a Sant’Omero, ha avuto un legame molto particolare con Franco Califano, cantante che ha segnato un’epoca sul piano artistico. Tutto nacque nel 1985, quando il non ancora 16enne, Pasquale dal suo paese in autobus, senza dire nulla a casa, arrivò fino ad Ottaviano per un concerto di Califano. Fu l’inizio di un amore artistico, che lo ha portato anche a creare un fans club a Prato, con oltre 300 iscritti, e un’amicizia personale che si è protratta nel corso degli anni. Con decine di serate trascorse assieme, prima e dopo i concerti.
E Pasquale Sciarillo ripercorre anche gli anni bui quando Califano finì in un’inchiesta legata alla Camorra, la stessa che coinvolse Tortora. “E così come Tortora”, racconta, “ ne uscì pulito e ricordava sempre che l’unica persona che gli espresse vicinanza, fu Bettino Craxi”. Sciarillo racconta tanti aneddoti su quella che era diventata un’amicizia forte, reale e sincera.