La vicenda delle utenze staccate presso la sede della Croce Rossa di Spoltore ha avuto una eco mediatica che proprio il Comitato vuole mettere a tacere.
“La lettera di protesta inviata alla sindaca Trulli non ha nulla a che vedere con una sottesa controversia politica che non ci interessa nè ci appartiene. Noi abitualmente colloquiamo con la governance che in fin dei conti prende le decisioni, emana le direttive e se ne assume le responsabilità”.
“Affermare che nessuno sapeva, sia pure formalmente, chi occupasse quello stabile è oggettivamente una vera bizzarria stante la palese presenza della CRI già dal 2014, sia pure con una stanza all’epoca concessaci dal Comune in comodato d’uso”.
E ancora: “La successiva assegnazione dell’intero edificio avuto dall’ente Provincia a seguito di bando, non cambia i termini del problema”, specifica il presidente Pierluigi Parisi. “Tanto è vero che, all’indomani del distacco, personalmente mi ero reso disponibile con la sindaca a rimborsare le bollette non dovute dal Comune. Resta il fatto che, al netto del complicato periodo pandemico, sarebbe bastato – per mero garbo istituzionale – contattarci anche per le vie brevi al fine di avviare le procedure di voltura, evitando disagi e disservizi che si ripercuotono principalmente sul territorio e sulla comunità”. Così non è stato, ce ne duole e ne prendiamo atto”.
“La Croce Rossa di Spoltore”, conclude la nota, “prosegue le sue attività di istituto dalla sede di Villa Raspa e si sta adoperando in autonomia per il totale ripristino delle utenze a Santa Teresa. Ringraziamo i tanti cittadini che non ci hanno fatto mancare espressioni di solidarietà”.