Fausto Filippone non aveva problemi psichici. E’ quanto è emerso finora dagli accertamenti, e sottolineato in conferenza stampa dal questore di Chieti Raffaele Palumbo, anche attraverso la testimonianza di conoscenti e colleghi che lo descrivono come persona estremamente riservata e silenziosa.
Riservato e silenzioso. Non risultano problemi psichici, e per tutti l’immagine è quella della normalità. Nemmeno questioni di lavoro all’orizzonte. Ma il padre omicida ha condotto la figlia sull’apice di un alto viadotto e l’ha lanciata per 40 metri togliendole la vita dopo averla prelevata dagli zii materni che vivono a Pescara nella stessa palazzina della nonna. Sarà compito degli investigatori fare luce sugli aspetti ancora non chiari della vicenda conclusa col suicidio di Filippone e preceduta dalla morte della moglie, Marina Angrilli, precipitata dal balcone al secondo piano dell’abitazione di Chieti.
Tra gli agghiaccianti particolari emersi dalla stessa conferenza stampa, anche che Fausto Filippone e sua figlia Ludovica poco prima della tragedia di ieri sono stati visti camminare mano nella mano sull’autostrada. Secondo segnalazioni di alcuni automobilisti che, intorno alle 13, transitavano sul viadotto dell’A14 in direzione sud, padre e figlia, mano nella mano, si erano allontanati circa duecento metri dall’auto, camminando vicino al guardrail, prima di giungere nel punto da cui è precipitata la bambina. Un volo di cinquanta metri. Dopodiché nessuno si è più potuto avvicinare al corpo di Ludovica: ogni volta che soccorritori e personale della Squadra Mobile tentavano di avvicinarsi, Fausto Filippone minacciava, a voce alta, di lanciarsi.
“Abbiamo cercato, con un negoziatore esperto, di impedire che l’uomo si gettasse dal cavalcavia. L’unico elemento certo – ha detto il questore Vincenzo Palumbo.- è che durante le lunghe trattative lui continuava a chiedere scusa a tutti”. “Resta da chiarire – spiega il capo di gabinetto della Questura Katia Basilico – se in tarda mattinata al momento dell’arrivo del 118 Filippone fosse ancora nei pressi della palazzina di largo Roccaraso dove giaceva il corpo di Marina Angrilli nell’area del retrocortile”.
UNA FAMIGLIA SENZA PROBLEMI. “Una famiglia senza problemi, con una vita normale. Sentendo familiari e vicini non sono emersi elementi che possano far pensare a problemi familiari o liti”. Così è stata descritta durante la conferenza stampa a Chieti la famiglia di Fausto Filippone.
Per Ludovica il destino si compie in un breve momento, mentre il papà, Fausto Filippone, di 49 anni, dirigente della ditta di abbigliamento Brioni, si getta da quel viadotto dopo essere rimasto appeso nel vuoto per sette ore. Ora si cerca un perché di tutta questa follia. Il giorno dopo la tragedia, la questura di Chieti ricostruisce quegli attimi drammatici. In atto, dice il questore Raffaele Palumbo in una conferenza stampa, “ogni attività probatoria”.
INDAGINI SU FOGLIO CON I NOMI. Sarà compito degli investigatori fare luce sugli aspetti ancora non chiari della vicenda e sul contenuto di un foglio volato giù dal viadotto: appunti, sembra, trascritti durante il colloquio tra Filippone e un poliziotto intervenuto in attesa dell’arrivo del mediatore. Secondo quanto spiegato dalla dirigente della Mobile di Chieti, Miriam D’Anastasio, gli appunti conterrebbero anche nomi sui quali però c’è stretto riserbo.