Tragedia a Caramanico: 35enne annega nel fiume Orta

Caramanico Terme: un 35enne residente ad Asti è annegato nel fiume Orta. Il corpo ritrovato dopo complesse operazioni di ricerca del Soccorso Alpino

Il corpo senza vita di un uomo di 35 anni, residente ad Asti, è stato ritrovato nelle acque del fiume Orta, in località San Tommaso. Le operazioni di ricerca sono scattate con urgenza dopo la sua scomparsa, avvenuta mentre faceva il bagno. Questa si sono purtroppo concluse con il più tragico degli esiti, lasciando sgomenti tutti coloro che hanno partecipato alle incessanti attività di soccorso.

Fiume Orta
Tragedia a Caramanico: 35enne annega nel fiume Orta (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

L’allarme è partito dalla centrale operativa del 118 di Caramanico Terme, che ha immediatamente compreso la gravità della situazione e ha attivato ogni risorsa disponibile. L’elisoccorso di Pescara ha fornito da subito un supporto aereo cruciale.

Un elicottero ha provveduto a calare con il verricello due tecnici specializzati del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo direttamente nella zona interessata. Una prima perlustrazione, effettuata con grande rapidità, aveva purtroppo dato esito negativo, aumentando la preoccupazione per la sorte del giovane.

Nonostante il primo insuccesso, la macchina dei soccorsi non si è fermata. Successivamente, sono stati impiegati altri cinque tecnici forristi del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, esperti nella progressione in ambienti acquatici e impervi. Questi specialisti sono stati elitrasportati e calati sul posto, pronti a scandagliare ogni anfratto del fiume.

Il triste epilogo e il monito sulla sicurezza dei corsi d’acqua

Le squadre hanno lavorato incessantemente e in stretta collaborazione con il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, una sinergia essenziale per affrontare un ambiente complesso come quello fluviale.

Soccorsi al lavoro per recuperare il corpo
Il triste epilogo e il monito sulla sicurezza dei corsi d’acqua (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Le operazioni si sono concentrate sia nell’alveo del fiume che nelle zone limitrofe, spesso in condizioni oggettivamente difficili, tra correnti, ostacoli naturali e una visibilità ridotta. Ogni sforzo era volto a localizzare il disperso, con la flebile speranza di un ritrovamento in vita.

Le ricerche, complesse, estenuanti e caratterizzate da un’intensa mobilitazione di forze, si sono purtroppo concluse con il ritrovamento del corpo senza vita del 35enne. Una scoperta che ha spento ogni speranza e ha lasciato un profondo senso di tristezza tra i soccorritori.

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Una volta recuperata la salma, è stato predisposto il suo trasferimento all’obitorio, seguendo tutte le procedure previste per questi tragici casi, in attesa degli accertamenti necessari. Sul posto hanno operato congiuntamente, e con grande professionalità, squadre dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, affiancati dai Carabinieri Forestali del Parco Nazionale della Maiella, a testimonianza dell’ampia mobilitazione di risorse messe in campo.

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