Spoltore. Alle prese con i segreti della produzione di birra artigianale i ragazzi dell’Istituto Alberghiero ‘Ipssar De Cecco’, che hanno preso parte al progetto didattico ‘Creatività nel gusto’, nell’ambito del Pon ‘Scuola Full-Time, giocare a tutto campo per non perdere’.
L’iniziativa ha portato 28 alunni delle classi terze dell’Alberghiero, indirizzo Enogastronomia e Sala vendita, a visitare il birrificio Pesce Palla, in un percorso teorico e pratico sviluppato in collaborazione con il Comune di Spoltore.
La visita e la preparazione in aula sono diventati la base per vari lavori curati dai ragazzi, tra i quali la realizzazione creativa di articoli dedicati alla birra e l’ideazione e interpretazione di videoclip formativi e divulgativi per favorire scelte d’acquisto consapevoli da parte dei consumatori.
Con l’espressione “birra artigianale” s’intende una birra, (prodotta con malto d’orzo, luppolo, acqua e lievito) che non subisce un trattamento di microfiltrazione e pastorizzazione, a differenza delle produzioni industriali.
I produttori di birra artigianale sono tipicamente piccole imprese artigiane, i microbirrifici, con distribuzione prevalentemente locale in ristoranti e birrerie, o direttamente in un locale annesso all’impianto di produzione (brewpub): è il caso dell’azienda guidata da Luca Sborgia e Mariagrazia Di Baldassarre, un birrificio di Spoltore che ha impianti e sala degustrazione a Vallemare di Cepagatti.
“Si è sviluppato un vero e proprio movimento culturale che sostiene il consumo di birra artigianale” rivela l’assessore alle Attività produttive del Comune, Chiara Trulli. “Tanti in Italia hanno iniziato produzioni di birra artigianale utilizzando ingredienti coltivati localmente. E’ il prossimo passo, utilizzare malto e luppolo abruzzese per saldare il legame tra prodotto finito e territorio”.
“I nostri studenti, che saranno i futuri professionisti della ristorazione e dell’accoglienza turistica, devono conoscere le tipicità e le bellezze della nostra terra”, ha detto la dirigente dell’Alberghiero, Alessandra Di Pietro, “e la birra è sicuramente una bevanda molto versatile che ben si presta a sperimentazioni gastronomiche, nel rispetto della tradizione locale”.
“Abbiamo dedicato ai ragazzi” spiega Pamela Confalone, la docente che ha seguito il progetto, “un percorso formativo caratterizzato dalla promozione e dalla valorizzazione della territorialità e della cultura alimentare. La birra, prodotto tipico del nostro paese, è un connubio vincente di ingredienti semplici, intriso di aromi unici e ricchi di storia. I nostri studenti sono i protagonisti diretti di seminari teorici-pratici, sui diversi aspetti della birra, funzionali al raggiungimento di competente professionali e di cittadinanza nell’ottica di una didattica inclusiva”.
Al progetto hanno collaborato anche le professoresse Anna Maria Spina, Maria Grazia Coccia e Giuseppina Fusco, che ne è la coordinatrice.