I due arrestati, nel 2012, erano stati al centro di un’articolata indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Cepagatti in stretta collaborazione con quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara e con i colleghi delle Stazioni di Rosciano e Pianella. L’uomo e la donna avevano ordito una serie di ricatti nei confronti di diverse vittime. La donna si prostituiva e consumava rapporti sessuali in abitazione con i clienti.
A questi veniva poi detto di essere stati filmati e mostrata una videocassetta che in realtà non conteneva alcuna immagine. Ma tanto bastava per portare a termine il ricatto: o pagavano oppure si minacciava di portare a conoscenza mogli, fidanzate, parenti o amici delle “scappatelle”. Il cliente era costretto, quindi, a pagare somme centinaia di euro.
Ora la vicenda ha avuto il suo epilogo. Per quei fatti, la coppia (che non convive più) è stata condannata all’arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello dell’Aquila.
L’uomo è stato rintracciato a Città Sant’Angelo e condotto nel carcere San Donato di Pescara. La donna è stata rintracciata a Catignano e sconterà la pena nel carcere femminile di Chieti.