Pescara. Stillicidio, calvario, seconda morte. Durissime le parole, all’indomani della sentenza, del comitato dei parenti delle vittime della tragedia di Rigopiano.
Dopo 6 anni di stillicidio e di calvario nella determinata e dignitosa richiesta di verità e giustizia, ieri presso il tribunale di Pescara è stata emessa una sentenza, a nostro avviso, ingiusta ed irrispettosa.
Con poche parole e tanta freddezza, è stata scritta una delle più brutte pagine di storia giudiziaria italiana. La sentenza di ieri, oltre che uccidere per la seconda volta i nostri Angeli e catapultare tutti noi familiari nello sconforto e nella disperazione di 6 anni fa, ha lanciato un pessimo messaggio a tutti gli italiani e, ahimè, a chi amministra il nostro Paese. Il nostro MAI PIÙ è stato sottovalutato e quasi schernito, in un’aula di tribunale, da chi emette sentenze in nome del popolo italiano. NO!!!
NON IN NOSTRO NOME, NO!!!
foto: ansa.it