Pescara. I Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 14 soggetti che si sono resi responsabili, nel periodo compreso tra luglio 2019 e dicembre 2020, della detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, in particolare, di cocaina, marijuana e hashish.
E’ emerso che la droga veniva ceduta anche a minorenni, i quali, per saldare i cospicui debiti accumulati, con modalità estorsive venivano costretti a loro volta a spacciare. Le misure cautelari arrivano al termine di una lunga attività d’indagine effettuata dai militari dell’Arma e diretta dalla Procura della Repubblica di Pescara. Grazie all’attività investigativa è stata accertata l’esistenza di una continuativa attività di “spaccio a catena” che iniziava dagli indagati per giungere ai consumatori finali della droga.
Sono state documentate plurime cessioni di sostanze stupefacenti che hanno portato a svariati sequestri, per un totale di 5,5 chilogrammi di marijuana, un chilo di hashish e 260 grammi di cocaina, nonché all’arresto in flagranza di reato di undici persone.
Le indagini hanno permesso di accertare che alcuni degli indagati, al fine di diversificare i canali di approvvigionamento della droga, importavano in Italia pacchi di hashish utilizzando ignari corrieri che raggiungevano indirizzi fittizi appositamente scelti per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine. Gli indagati sono stati sottoposti alle misure cautelari del divieto di dimora nei comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi – e cioè negli ambiti territoriali all’interno dei quali essi sono conosciuti perfettamente dai tossicodipendenti come spacciatori di droga – e dell’obbligo di dimora nei comuni di residenza.