“Secondo giorno di delirio e caos al Cup dell’ospedale civile di Pescara per il clamoroso flop del nuovo sistema informatico di prenotazione delle prestazioni ambulatoriali e ospedaliere”. A farlo sapere è Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ che, allertato dagli utenti, sta seguendo da ieri l’emergenza verificatasi alla Asl di Pescara.
“Di nuovo oggi centinaia di persone in fila ad attendere il proprio turno agli sportelli che viaggiano a passo di lumaca, con computer continuamente in tilt, server spenti e l’impossibilità materiale di prenotare esami di laboratorio, visite ambulatoriali, o anche di pagare i ticket o farsi attribuire le esenzioni dovute”.
“Un delirio che oggi ha fatto sfiorare la rissa e che si ripercuote direttamente sull’erogazione delle prestazioni visto che gli ambulatori dell’ospedale non effettuano le visite, prenotate anche 9 o 10 mesi fa, senza la prova dell’avvenuto pagamento, un ulteriore disservizio che nei presidi sembra invece essere stato aggirato garantendo l’erogazione della prestazione, ma rinviando la consegna del referto cartaceo all’avvenuto pagamento del ticket e alla consegna della fattura, e comunque consentendo ai pazienti di conoscere le proprie condizioni”.
“Ora siamo veramente all’assurdo e allo scandalo, perché non è accettabile che un programma informatico, peraltro costato decine di migliaia di euro alle casse aziendali della Asl, ovvero ai cittadini, sia saltato un minuto dopo la sua entrata in funzione lasciando in panne un’intera struttura sanitaria provinciale a discapito di migliaia di cittadini”, conclude irato Foschi che chiede, a nome dell’associazione, quanto sia costato “il miracoloso sistema informatico che ha bloccato l’intero sistema sanitario, chi rimborserà i cittadini per i disagi subiti e soprattutto fino a quando il Cup sarà praticamente fuori servizio”.
Le precisazioni della Asl Pescara. Dopo aver ribadito la necessità di aggiornare i sistemi informatici, la Asl Pescara puntualizza che, “come in ogni fase di transizione dal vecchio al nuovo, alcuni disagi risultano, per quanto incresciosi, fisiologici: del carattere di parziale prevedibilità del passaggio in questione, è stata data ampia evidenza proprio nel corso della Conferenza stampa del 9 marzo, in cui è stato sottolineato che l’avvio del nuovo sistema CUP avrebbe richiesto una fase di “rodaggio inevitabile”.
“Sono stati previsti possibili rallentamenti, come del resto è accaduto nelle altre Regioni in cui questo tipo di sistema è stato introdotto. In tal senso, l’Azienda, non ha inteso presentare il nuovo modulo Areas®WBS come rivoluzionario, o sorprendere la cittadinanza con “effetti speciali”: la stessa Conferenza, lungi dall’avere connotazioni autocelebrative, è stata unicamente finalizzata ad informare l’utenza della necessità dell’adozione del nuovo sistema, che avrebbe potuto comportare un disagio iniziale“.
“Quanto agli utenti cosiddetti “respinti” perché non paganti le prestazioni prenotate, sin dalla vigilia del blocco temporaneo del sistema, la responsabile della comunicazione della Asl, Dottoressa Maria Assunta Ceccagnoli, aveva diramato una circolare interna in cui disponeva di erogare la prestazione prenotata anche in caso di utenti, regolarmente prenotati, che tuttavia non avevano potuto effettuare il pagamento, dando modo di regolarizzare in seguito la loro posizione. Naturalmente, riscontrati i temuti rallentamenti del sistema, lo stesso Dirigente ha ribadito, in una ulteriore circolare interna, che, paganti o meno, tutti gli utenti già prenotati devono e dovranno essere sottoposti alla visita/esame diagnostico previsto”.
“L’Azienda sta provvedendo a potenziare il servizio di prenotazione con tutto il personale, e i mezzi, a disposizione, approntando ogni misura idonea alla risoluzione dei disservizi occorsi“.