Una dinamica incredibile per un incidente che ha visto coinvolti un padre e un figlio in sella a un ciclomotore, falciati dall’auto che non si è fermata allo stop
La madre lontana da casa perchè in visita a dei parenti, il figlio che non sapeva come passare la serata quando insieme a un amico decide di prendere in prestito quella Mercedes parcheggiata nel vialetto. Forse per provare il brivido di guidare quella bella macchina, ma a soltanto 17 anni e senza ancora aver preso la patente di guida potrebbe anche accadere di non riuscire a rispettare il codice della strada e non dare la “precedenza” a un incrocio provocando così un incidente serio.

Dal 2016, la guida senza patente non è più considerata un reato. Oggi la condotta di chi si mette alla guida di un’auto senza aver mai conseguito la licenza di guida è punita con una sanzione amministrativa da 5.100 euro (ridotti a 3.570 se il pagamento avviene entro i cinque giorni) a 30.599 euro. A ciò si aggiunge il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. Sempre che nel sinistro non siano rimaste ferite delle persone.
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Una bravata costata cara
Prendere la patente di guida dopo aver compiuto la maggiore età resta uno dei passaggi più importanti nella vita dei giovani, l’autorizzazione a guidare l’automobile che fa diventare adulti agli occhi anche degli adulti. Forse l’altra sera a un giovane di Pescara, figlio di una coppia di stranieri, ma nato nel nostro Paese, ha pensato bene, insieme a un amico anche lui minorenne, di provare a sentirsi “adulto” prendendo in prestito l’auto di famiglia, una fiammante Mercedes per fare un giro in città. Ma senza la necessaria istruzione e la necessaria esperienza, mentre percorreva la lunga arteria che collega il capoluogo adriatico a Montesilvano, all’altezza dell’incrocio con via Carlo Alberto Dalla Chiesa, avrebbe mancato una precedenza, centrando in pieno uno scooter su cui viaggiavano un padre e il figlio.

L’impatto tra i due mezzi è stato violento e i due passeggeri del ciclomotore sono stati sbalzati a terra, riportando fortunatamente conseguenze non gravi. Ma a peggiorare il tutto, il minorenne, invece di fermarsi per prestare soccorso, preso dal panico, si è dato alla fuga, abbandonando la scena del sinistro.
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Ha scelto di costituirsi
I carabinieri arrivati sul luogo dell’incidente, grazie proprio alle testimonianze rilasciate dalle vittime, sono subito riusciti a rintracciare la vettura Mercedes con cui padre e figlio avevano avuto l’incidente, macchina che, come prevede la legge in questi casi, è stata posta subito sotto sequestro. Il ragazzo, che nel frattempo aveva cercato di far perdere le sue tracce, per fortuna il giorno seguente si è convinto a presentarsi in questura per costituirsi e accompagnato dalla madre e da un avvocato ha provato a ricostruire quei momenti così drammatici.

“Mi sono spaventato e sono scappato”, ha subito raccontato nel tentativo di giustificare la fuga, ammettendo però tutte le sue responsabilità, soprattutto perchè ha spiegato di essersi allontanato dal luogo dell’incidente subito dopo lo scontro, dopo essere stato aggredito verbalmente e fisicamente dal conducente dello scooter e da alcuni passanti. Ora della vicenda si occuperà il tribunale minorile dell’Aquila e per il ragazzo si apriranno le porte di un procedimento giudiziario.