Pescara. Dai cassonetti che bloccano il marciapiede ai pali della luce mal posizionati: queste e tante altre le barriere architettoniche ‘scovate’ dai ragazzi della scuola Antonelli, che hanno vissuto sulla propria pelle il tema della disabilità attraverso ‘la passeggiata empatica’.
Si tratta di un progetto realizzato dall’associazione ‘Carrozzine Determinate’ in collaborazione con la dirigente scolastica dell’istituto Antonelli, Rossella Di Donato, i docenti della scuola e gli alunni della seconda H e terza G, che hanno percorso le strade vicine alla loro scuola muovendosi in carrozzina.
Con le carrozzine fornite gratuitamente dalla ditta Orthosan di Montesilvano, hanno affrontando i percorsi, prendendo atto della presenza di barriere architettoniche disseminate ovunque .
Durante le due giornate di sensibilizzazione, svoltesi il 27 e 28 novembre, i ragazzi hanno toccato con mano le vere difficoltà legate alla disabilità.
Insieme al presidente Disability Manager, Claudio Ferrante, gli alunni hanno poi analizzato i passaggi più importanti della Convenzione Onu in tema di diritti delle persone con disabilità: hanno parlato di felicità e di sentimenti, si sono guardati dentro per scoprire la propria felicità e per imparare a guardare con occhi nuovi le persone con disabilità ed apprezzare la ricchezza della diversità.
I ragazzi dell’Antonelli hanno dimostrato una grandissima partecipazione, dichiarando espressamente di aver cambiato il loro punto di vista sulla disabilità, di aver compreso quanto è faticoso essere persone disabili tutti i giorni e di quanto sia l’ambiente ad ostacolare la piena autonomia della persona con disabilità e a creare la stessa.
Hanno poi deciso di scrivere pubblicamente una lettera al sindaco di Pescara chiedendogli un incontro per poter rendere l’ambiente intorno alla loro scuola davvero accessibile a tutti.