Pescara. Otto mesi di reclusione, con le attenuanti generiche: è la condanna inflitta dal tribunale collegiale di Pescara nei confronti del proprietario di una barca a vela coinvolta in una collisione in mare avvenuta a novembre 2015 al largo della costa pescarese.
A scontrarsi furono un natante contro la fiancata di una barca a vela poi naufragata. Secondo la testi accusatoria del Pm Marina Tommolini, la barca a vela avrebbe ignorato l’obbligo di precedenza previsto dal codice della navigazione. Pertanto, l’uomo al timone è stato accusato di naufragio colpo.
L’altro uomo al timone invece, era stato già in precedenza assolto dal Gup.