Pescara. “Era il 16 ottobre 2018 quando il crollo di un pino ha determinato la chiusura al pubblico dell’intera riserva dannunziana, decisa dal Comune per verificare la stabilità di tutte le piante presenti.
“Da allora sono trascorsi ben 4 mesi e i cancelli della pineta, il più imponente polmone verde situato nel cuore di una città, restano tristemente chiusi, rendendo tutti i lotti inaccessibili, né è possibile sapere quando le famiglie, i bambini o gli anziani, potranno tornare a trascorrere il proprio tempo libero nell’area”, rimarca Armando Foschi, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
“Voci di corridoio”, afferma Foschi, “parlano della necessità di abbattere oltre 140 alberi, una vera e propria carneficina di piante che nessuno, peraltro, potrà verificare avendo chiuso la riserva stessa al pubblico. Attenderemo le elezioni . conclude – subito dopo, se entro qualche giorno non vedremo atti concreti nell’area, organizzeremo una protesta cittadina affinché quel polmone verde venga restituito ai suoi proprietari, ossia ai pescaresi”.