Pescara, recupero rifiuti: Ambiente, Attiva e Linda spa insieme per un unico obiettivo

Rivoluzione in vista, in materia di rifiuti, nella provincia di Pescara: le tre società pubbliche che operano sul territorio – la consortile Ambiente spa e le municipali del capoluogo e di Città Sant’Angelo, Attiva spa e Linda spa – verso l’unificazione con l’obiettivo primario di realizzare il sistema impiantistico d’ambito per il recupero dei rifiuti in un’area che conta almeno trecentomila abitanti.

 

Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa al Comune di Pescara, presenti, tra gli altri, il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore all’Igiene urbana, Paola Marchegiani, Gabriele Florindi, sindaco di Città Sant’Angelo, il primo Comune ad aver approvato il processo di fusione delle società, l’amministratore unico di Attiva Spa, Massimo Papa, e Sandro Di Scerni, del gruppo lavoro Attiva-Ambiente-Linda.

Parte del sistema è già esistente, ma da attivare, come le due piattaforme di Alanno e di Loreto Aprutino per il primo trattamento dei rifiuti da imballaggi plastici, metallici e di vetro; altra parte è da realizzare ex novo, come nel caso dell’impianto per il trattamento dei rifiuti compostabili.

Il progetto di unificazione delle tre società – la fusione si concluderà entro settembre e poi ci vorranno almeno otto mesi per la messa a regime degli impianti – nasce insieme alla volontà di raggiungere un obiettivo sempre indicato nella pianificazione e nella programmazione pubbliche, ma ancora inattuato nonostante sia considerato necessario per il buon funzionamento della più estesa area urbana abruzzese.

 

La logica di fondo, anche in base a quanto previsto con la nascita dell’Agir (Autorità per la gestione integrata dei rifiuti), è quella di offrire all’ambito abruzzese le infrastrutture utili ad una migliore gestione dei rifiuti, con l’obiettivo finale della qualità ambientale.

Nell’ambito del percorso compiuto con i 41 Comuni soci di Ambiente spa è stato inoltre promosso il workshop ‘Oltre i rifiuti’ che si svolgerà giovedì all’auditorium Petruzzi di Pescara, per condividere le strategie e le scelte con i diversi portatori di interesse presenti sul territorio.

“Entro la fine del corrente mese – dice Alessandrini – le 41 amministrazioni coinvolte delibereranno la fusione. Si tratta di fusione per incorporazione e il soggetto incorporante è Ambiente, che ha un patrimonio di 4,8 milioni di euro e 260 addetti. L’ambizione è quella di dare un servizio migliore a costi più bassi agli utenti, che sono i nostri cittadini. Abbiamo fiducia che questo nuovo strumento possa diventare attrattivo, perché stiamo facendo una cosa rivoluzionaria: per la prima volta i Comuni si mettono insieme. Vogliamo andare oltre il principio per cui solo il privato guadagna coi rifiuti, noi riteniamo che il sistema pubblico, se dotato di impiantistica idonea, può fornire un servizio ai cittadini”.

“L’obiettivo principale – afferma l’assessore Marchegiani – è creare una rete di impianti che sono necessari perché si possa veramente portare avanti la raccolta differenziata, unica scelta per questa economia circolare. È una svolta epocale. Abbiamo già creato il subambito e aiuteremo l’Agir a partire, essendoci già organizzati in tempo”. Nel ricordare il percorso condiviso che sta portando alla fusione, Florindi sottolinea con soddisfazione che “nascerà la più grande azienda pubblica per trattare i rifiuti nella provincia di Pescara”.

IL GRUPPO SIAMO CITTà SANT’ANGELO SI E’ ASTENUTO. “Ci siamo astenuti, vista la situazione non chiara e soprattutto l’esclusione totale dalla discussione del progetto che va avanti da due anni. Solo ieri a noi Consiglieri Comunali è stato sottoposto un documento sulla fusione, frutto di due anni di incontri in cui noi rappresentanti dei cittadini non siamo mai stati invitati a partecipare, per poter essere edotti di ciò che si stava progettando. Certamente se da una parte vediamo positivamente la fusione, visti gli scarsi risultati fin qui raggiunti da questa gestione tutta a targa PD;  dall’altra parte non abbiamo ben chiara la destinazione che avrà il centro di Piano di Sacco, che entrerà come dote in questa nuova Società: infatti se da una parte gli amministratori hanno detto che ci saranno investimenti sul centro per il potenziamento e che servirà da centro di raccolta di tutto l’ambito per una frazione di differenziata, dall’ altra si é parlato di una ricerca di un Centro per il trattamento dell’ umido, con un impianto per produzione di biometano; tutto ci fa pensare che Città Sant’Angelo darà la sua adesione per questo impianto, che fa gola a tutto il pescarese, sprovvisto finora di un centro conferimento umido. Quale vantaggio per la collettività?”

“Non é stata minimamente affrontata poi la questione mobilità dei lavoratori, che entreranno a far parte di una nuova società che gestirà un vasto ambito territoriale e se i nostri dipendenti saranno protetti da una possibile mobilità interna che riguardi diverse destinazioni. In pratica non capiamo quali siano le convenienze per i nostri cittadini, quali siano i vantaggi per il nostro territorio visto che arriveranno tonnellate di immondizia da tutta la provincia e riversate in una zona su cui insiste già Terra Verde con cumuli di immondizia scoperti, ci verrà la struttura dei fanghi Nicolaj ed adesso un aumento anche di immondizia presso il nostro ecocentro, per il PD angolano Piano di Sacco dovrà diventare la discarica d’Abruzzo, non tenendo conto della breve distanza dal fiume lì presente e dalle falde acquifere di cui quella zona è ricca”, ha concluso il capogruppo Valloreo.

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