Pescara. Le continue denunce per i problemi al pronto soccorso di Pescara trovano eco anche nella segretaria territoriale del NurSind.
In sindacato degli infermieri, con una lettera indirizzata ai vertici della Asl Pescarese, elencano le criticità del pronto soccorso: “L’elevato afflusso di pazienti risulta insostenibile in quanto gli spazi sono inadeguati per il numero dei pazienti da trattare, infatti, è impossibile rispettare le distanze di sicurezza”.
“Il pronto soccorso non riesce più a fare il suo lavoro cioè quello di dare risposte rapide a richieste dei cittadini, in quanto si è trasformato in un reparto multidisciplinare che non fa solo accertamenti e prestazioni di emergenza per poi trasferirli nei reparti di competenza. Visto la carenza di posti letto nei reparti del PO di Pescara, nel P.S. mediamente giornalmente stazionano sui 70/90 pazienti”, riferisce il sindacato.
E ancora:
È diventato un vero e proprio reparto che eroga diverse prestazioni come terapie, assistenza alberghiera, mediamente hanno una permanenza di 7/ 9 giorni,tutto questo a discapito delle normali prestazioni di Pronto Soccorso che si traduce in un inaccettabile allungamento dei tempi di attesa dei vari codici colore, che sono diventati troppo lunghi rispetto a quanto dettato dalle linee di indirizzo nazionale sul Triage Intraospedaliero, con conseguente aumento del rischio di creare dei danni nei confronti dei pazienti e gli operatori, infatti si hanno difficoltà a rivalutare i pazienti.
Inoltre si rilevano dei tempi di attesa elevati sia nella fase di accettazione (prima della presa in carico da parte del medico) e sia nelle dimissioni a domicilio, per cui i pazienti stazionano per lungo tempo con impossibilità di adeguato monitoraggio delle condizioni cliniche.
“La riduzione dei posti letto e dei servizi nei presidi di Popoli e Penne perpetrata in questi anni, non ha fatto altro che accentrare il tutto presso Pescara, portando ad un aumento esponenziale delle prestazioni”, aggiunge il NurSind, che chiede “il potenziamento dei posti letto presso i PO di Popoli e Penne per poter trasferire i pazienti che non riescono a trovare posti letto presso il PO di Pescara e anche tramite rinnovi di accordi con le Cliniche Private Convenzionate, liberando Il Pronto soccorso da ricoveri stabili che impediscono di fornire
all’utenza un servizio efficiente ed efficace con tempi di attesa ridotti. Il potenziamento del personale medico anche tramite incentivi, utilizzando anche personale della ASL in regime di straordinario”.