E mentre si ragiona sull’ipotesi della gratuità, il comitato Strada Parco Bene Comune (anche noto come No-Filovia), polemizza: “Neppure il cantiere del filobus fantascientifico è riuscito a fermare la voglia matta di parcheggi per il Mare”.
A dirlo è il presidente del comitato, Ivano Angiolelli, che in una nota afferma: “Anche quest’anno saranno disponibili a fine mese 400 posti auto (ma anche di più) sul tratto di strada parco compreso tra Via Cadorna e Le Naiadi, a lavori di asfaltatura completati. Probabilmente gratuiti per la prima volta a Pescara, a detta dell’assessore Luigi Albore Mascia: il quale, tanto per contraddire sé stesso insieme ai sani principi della mobilità sostenibile, non disdegna di rinunciare a cuor leggero ai ticket a copertura garantita, grazie alla munificienza del governo centrale ben disposto a sanare i debiti pregressi”.
“Sussisterebbero anche le carenze di personale di Pescara Multiservice a sostenere l’opzione del parcheggio gratuito privo di controlli”, prosegue Angiolelli, “Si sceglie, allora, la sosta a pagamento sulla Riviera per scoraggiare a ragione l’uso delle auto, per favorirne poi l’impiego eccessivo attraverso la sosta gratuita sulla strada parking nuova di zecca. Tanto varrebbe, allora, evitare di buttare soldi pubblici sui bus navetta, destinati giocoforza al flop consueto delle sperimentazioni sfortunate avviate in passato, a causa della disponibilità garantita di migliaia di parcheggi per il mare”.
“Soltanto l’improbabile avvento del filobus sulla strada parco, costringerebbe l’assessore Mascia a programmare in tempo utile un servizio efficiente di bus navetta, come capita da lunghi anni nelle città più evolute”, incalza Angiolelli, “Sennonché, anche su questo fronte, aleggiano i timori e le incertezze legati a una commessa pubblica sub judice gravata da numerosi profili di illegittimità, tutti trascurati con colpa grave dalle Amministrazioni che si sono avvicendate alla guida della città. Si andrà avanti – conclude – col cantiere tutta l’estate, con i mille disagi conseguenti per la popolazione, allo scopo ultimo di porre la Giustizia amministrativa nell’imbarazzo di un’infrastruttura attrezzata e completata, sia pure alla carlona maniera. Come tale irreversibile nella destinazione d’uso finale, suffragata dall’incauto acquisto di sei filobus milionari a guida libera formalizzato 19 giorni dopo il giudizio estemporaneo del Consiglio di Stato: che il 3 dicembre 2021 ha malamente riformato l’Ordinanza lungimirante del Collegio giudicante del TAR di Pescara”.