La richiesta sarà formalizzata domani mattina nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Elio Bongrazio. Il pm titolare del procedimento, Luca Sciarretta, contesta all’omicida le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi. Russo e’ stato anche sottoposto a perizia psichiatrica, la quale ha stabilito che all’epoca dei fatti era parzialmente incapace di intendere e di volere, poiché “affetto da una patologia psichiatrica che ne ha compromesso grandemente la capacita’ di autodeterminarsi”.
Il delitto avvenne a Pescara nel garage del palazzo dove vivevano Mucciante e Russo, rispettivamente al primo e al secondo piano, all’angolo tra via del Circuito e via Pian delle Mele, quasi al confine con Villa Raspa. Mucciante uccise il vicino di casa perché disturbato dai rumori a suo dire provenienti dall’appartamento della vittima. La famiglia di Russo e’ rappresentata dagli avvocati Andrea Cocchini e Alessandro Dioguardi. L’imputato e’ invece difeso dagli avvocati Gianluigi Amoroso e Clara Di Sipio