“Sabato ci ha lasciato Getulio Alviani, uno dei maggiori protagonisti dell’arte programmata e optical italiana ed europea degli anni ‘60 e ‘70. Un artista a tutto campo in grado di spaziare dalle arti visive all’architettura, al design, alla moda”. A darne annuncio, l’assessore al decoro urbano di Pescara, Paola Marchegiani.
“Nel 2009 ero assessore alla Cultura e grazie a Silvia Pegoraro, storica dell’arte e curatrice, organizzammo una mostra bellissima rimasta nella memoria di tanti pescaresi, “Cromofobia”. Silvia Pegoraro aveva scritto di getto alcune frasi, quando nel 2007, nel periodo di ristrutturazione dell’ex Aurum aveva visitato il percorso, il grande tunnel optical di Alviani, da questa emozione era nato il progetto della mostra”, ricorda l’assessore.
“Il tunnel di Alviani, opera site-specific era stato realizzato nel memorabile fuori Uso curato da Giacinto Di Pietrantonio e voluto da Cesare Manzo nel 1995, ha con certezza conferito alla struttura dell’ex liquorificio un indiscutibile valore aggiunto”.
“Per me è stata una grande opportunità, quella di conoscere personalmente questo grande artista con il quale ho mantenuto in seguito un rapporto epistolare. Di lui mi colpì subito la profondità del suo pensiero estetico, l’originalità del suo porsi, il suo loden lungo ma, soprattutto, la sua intelligenza vivace unita a una sensibilità vibrante.
In una sua lettera mi scriveva: “Eccezionale quello che siete riusciti a fare all’ex Aurum…. Una mostra di alto livello e di grande impegno”. Nel nostro discorrere mi aveva parlato dell’importanza dell’artista Max Bill e della sua visione sull’arte programmata, basata sulla percezione, sulla scienza, sulla ragione. Non dimenticherò mai questo felice incontro”.
Pescara ringrazia e ricorda con affetto il Maestro Alviani per aver lasciato in città un’opera così unica e speciale. “Grazie Getullio”.