Pescara, mega rissa a Rancitelli: in 9 a giudizio TUTTI I NOMI

Pescara. Giudizio immediato per i responsabili della rissa scoppiata tra un gruppo di rom e alcuni nigeriani la sera del 12 agosto scorso a Rancitelli, davanti a un locale tra via Tiburtina e via Lago di Capestrano, passata alla ribalta per le cruente immagini girate e postate su Facebook da un passante.

 

Pescara, rissa furibonda a Rancitelli: mazze e sediate davanti a una pizzeria GUARDA IL VIDEO

Il gip Elio Bongrazio, riscontata l’evidenza della prova, ha infatti ritenuto di accogliere la richiesta di giudizio immediato presentato dal pm titolare delle indagini, Anna Benigni, nei confronti dei protagonisti della furibonda lite.

A rimetterci quella sera fu Lucky Edeube, un 33enne di origine nigeriana, che rimase gravemente ferito: l’uomo, oltre ad essere parte offesa, è anche imputato nel procedimento con l’accusa di rissa. Durante la violenta zuffa, fu preso a bastonate e colpito violentemente con calci e pugni.

Devono rispondere dello stesso reato: Levino Cirelli, 56 anni; Carmine Cirelli, 31 anni; Giuseppina Cirelli, 32 anni, Guerino Spinelli, 28 anni; Vincenzo Ciarelli, 35 anni; Milton Di Pietrantonio, 29 anni; Denis Sida, 30 anni; Friday Eboh, 39 anni. I tre Cirelli, Spinelli, Ciarelli, Di Pietrantonio e Sida, sono accusati anche di lesioni personali gravi.

Alla rissa avrebbero partecipato anche altre tre persone in corso di identificazione e un minorenne, nei confronti del quale procede la Procura del Tribunale per i minorenni dell’Aquila.

Alla base dell’accaduto ci sarebbe un alterco tra tre imputati e i gestori locale. Questi ultimi negarono da bere a padre e figlio, apparsi piuttosto ubriachi. Ne seguì un’accesa discussione, proseguita poi all’esterno del locale, con schiamazzi in strada, che provocarono le lamentele di Edeube, residente nei pressi.

La situazione sfociò in una rissa con lancio di sedie, tavoli e altri oggetti contundenti, al termine della quale ad avere la peggio fu proprio il cittadino nigeriano, ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara.

Il processo davanti al tribunale monocratico di Pescara si terra’ il prossimo 7 marzo.

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