Pescara. Recentemente il Wwf, dopo un apposito corso di formazione durato sei mesi, ha aumentato considerevolmente il numero delle proprie guardie ambientali creando un nucleo provinciale a Pescara, coordinato da Paolo Migliaccio, accanto a quello storicamente esistente in provincia di Chieti e a quello regionale.
Sarà di conseguenza possibile una sempre maggiore presenza nel territorio, che si sta concretizzando in queste settimane nelle quali le guardie da poco abilitate escono insieme a quelle più esperte con l’intenzione di offrire il proprio contributo alle autorità preposte alla vigilanza ambientale.
Un primo importante risultato c’è stato nei giorni scorsi, quando i volontari, coordinati dalla guardia giurata Vincenzo Caposano, hanno individuato in via Raiale, nella zona del canile comunale e nei pressi del lungofiume nord, “siti che per condotta abituale si sono di fatto trasformati in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti. L’abbandono dei rifiuti si localizza principalmente in alcuni precisi punti di accumulo”, spiega il Wwf, “uno dopo l’altro sulla via Raiale, a partire da circa 10 metri dall’ingresso del canile comunale”.
La segnalazione è stata inviata al Comune di Pescara, cui spetta per legge la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti. L’amministrazione municipale come primo atto ha provveduto a censire le discariche e a segnarle con nastro rosso in attesa dei prossimi più incisivi provvedimenti.
“È importante – sottolinea il coordinatore del nucleo di Pescara Paolo Migliaccio – che per la zona di lungofiume dietro al canile di Via Raiale, che adesso si cerca di rivalutare e che per anni è rimasta, specie nelle ore serali, terra di nessuno, ci sia una diversa attenzione sia attraverso un’azione di vigilanza più continua per la prevenzione degli illeciti (per la quale adesso il WWF può collaborare ancora più attivamente) che con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza”.
“La presenza di un nucleo di guardie volontarie attivo – dichiara invece la presidente del Wwf Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – può diventare una importante risorsa in appoggio ai Comuni per la difesa del territorio. A volte si tratta soltanto di modificare cattive abitudini consolidate nel tempo e l’abbandono incontrollato di rifiuti anche in città in cui basterebbe una telefonata per ottenere un corretto e gratuito ritiro a domicilio è proprio uno di questi casi. Servono controllo del territorio e soprattutto tanta informazione verso i cittadini. Il Wwf è pronto, anche con le guardie volontarie, a svolgere la propria parte con impegno e spirito di servizio”.