I dati del turismo business a Pescara raccolti da Federalberghi. “Siamo ancora in attesa di ricevere i dati ufficiali su arrivi e presenze 2017 della città di Pescara, ma abbiamo potuto analizzare i dati di consuntivo 2017 pubblicati dall’accreditata società TRADEMARK ITALIA inerenti le 39 destinazioni nazionali, tra cui Pescara, più rilevanti nel segmento del turismo business. Ebbene dalla lettura di tali dati, relativi ad occupazione camere, variazione occupazione 2017 su 2016 e prezzo medio praticato dai 4 stelle in queste 39 destinazioni, si evince che Pescara cresce (+1,1% occupazione camera 2017 su 2016) ma cresce poco (siamo ancora ad un tasso di occupazione del 57,5%) e, soprattutto, cresce il 30% in meno della media nazionale (ca. 1,64%), classificandosi solo al 31° posto”. A parlare, Emilio Schirato, Presidente Federalberghi Pescara.
“Questa lieve ripresa del turismo business non può essere interpretata come l’inizio di una ripresa duratura e strutturale di questo segmento in grado di riportare Pescara ai livelli di occupazione delle camere degli anni ante 2008 (75% !), ma solo come un leggero miglioramento che comunque non sarà sufficiente a far tornare le presenza turistiche negli alberghi di Pescara ai livelli pre-crisi”.
“E’ quindi ben evidente che il futuro dello sviluppo turistico della città di Pescara, e di tutto l’hinterland, non potrà essere il turismo business. Per uscire in maniera stabile da questo lunghissimo periodo di crisi è necessario rendere la nostra offerta appetibile anche ad altre forme di turismo e far identificare sempre più Pescara, con la sua area vasta, come una destinazione per attività alternative e di svago”.
Per tutto questo, Federalberghi ha elaborato una sorta di ricetta per il rilancio del turismo nella città di Pescara che si articola in: