Pescara. Due omicidi, uno tentato, 100 rapine, 22 casi di violenze sessuali, 5279 furti, 70 episodi di estorsione, 913 truffe e frodi informatiche, 1516 persone denunciate e 192 arrestate: sono solo alcuni dei numeri relativi ai reati commessi, a Pescara e nel Pescarese, dal 1 marzo 2018 al 28 febbraio scorso.
I dati sono stati forniti oggi in occasione delle celebrazioni del 167 anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Da segnalare poi oltre 3 chili di stupefacente sequestrato, 521 incidenti stradali, 245 patenti ritirate, 108 provvedimenti di rimpatrio con foglio di via, 72 persone denunciate per maltrattamenti in famiglia, 7392 permessi di soggiorno e 65 provvedimenti di espulsione.
“So bene che oggigiorno l’indice di successo di un’agenzia di polizia si basa non tanto sul dato reale della sicurezza, quanto piuttosto su quello percepito ed e’ su questo versante che saro’ a spendermi in prima persona per cercare di convogliare le legittime proteste e la sensazione di insicurezza diffusa verso iniziative costruttive che diano il segno marcato di una matura partecipazione del cittadino anche in ambito della sicurezza”: così ha commentato il questore di Pescara, Francesco Misiti.
“A fronte di dati statistici che documentano inequivocabilmente un calo dei reati su tutto il territorio nazionale e anche in questa provincia”, ha aggiunto Misiti, “il cittadino e’ convinto che la situazione sia esattamente contraria, e cioe’ che i reati siano in aumento. E non e’ solo un problema di marketing, o di comunicazione. Il problema e’ che il cittadino percepisce una violazione della propria sicurezza dinanzi a situazioni di disagio sociale, di poverta’, di degrado dell’ambiente urbano, di emarginazione”.
“Per un sistema globale di sicurezza, il cittadino rappresenta l’antenna principale sul territorio e, quindi, si deve porre come primo collaboratore delle forze di Polizia”, ha argomentato il questore. “In questo, i mass media hanno un ruolo fondamentale nella gestione delle notizie e quindi nel modo in cui il cittadino raffigura la propria sicurezza; quando viene data enfasi ad un delitto efferato ognuno si sente messo a rischio nella propria condizione quotidiana”.