Ad essere avvantaggiati in cambio di danaro, secondo l’accusa, il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi e l’imprenditore foggiano Michele D’Alba. La Corte d’Appello di L’Aquila ha ridotto la pena a 3 anni e 11 mesi, giudicando insussistente uno degli episodi di corruzione contestati, nello specifico quello che chiamava in causa D’Alba.
Lo stesso D’Alba, insieme a Riccardi e all’ex compagna di Panzone, Joelle Touitou, è finito a giudizio, con il rito ordinario, davanti al tribunale collegiale di Pescara. Oggi pomeriggio si è tenuta un’udienza del processo, nel corso della quale sono stati ascoltati diversi testimoni delle difese. (ANSA).