Pescara, elezioni annullate in 27 sezioni: è caos

Il Tar Abruzzo annulla parzialmente le elezioni 2024 a Pescara: voto da rifare in 27 sezioni per gravi irregolarità. Trasmissione atti in Procura

Un vero e proprio ciclone si abbatte sul Comune di Pescara. Il Tar Abruzzo ha accolto parzialmente il ricorso contro il risultato delle elezioni amministrative del 2024, disponendo l'”annullamento degli atti di proclamazione degli eletti dei candidati a Sindaco e Consiglieri Comunali”. Non solo: i giudici hanno imposto l'”obbligo di ripetere il procedimento elettorale” in ben 27 sezioni. Una decisione che stravolge l’assetto politico della città.

Carlo Masci
Pescara, elezioni annullate in 27 sezioni: è caos (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

La sentenza del Tar lascia l’attuale amministrazione in una sorta di limbo. “Fino alla nuova proclamazione, a seguito del rinnovo parziale delle elezioni, gli attuali organi elettivi comunali continuano a esercitare le loro funzioni, per quanto attiene all’ordinaria amministrazione e agli atti urgenti e indifferibili“, si legge nel dispositivo. Ciò significa che la giunta e il consiglio comunale resteranno in carica, ma con poteri limitati, in attesa che le urne si riaprano per le sezioni contestate.

E non è finita qui. I giudici hanno trasmesso tutti gli atti alla Procura, per valutare la sussistenza di eventuali ipotesi di reato. Un segnale forte che apre la strada a possibili sviluppi giudiziari.

La vittoria contestata di Masci e il nodo della “prova di resistenza”

Le elezioni dell’8 e 9 giugno 2024 avevano visto la vittoria al primo turno di Carlo Masci, alla guida di una coalizione di centrodestra. Masci aveva superato la soglia del 50% per un margine relativamente stretto: 584 voti.

Urna
La vittoria contestata di Masci e il nodo della “prova di resistenza” (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Il ricorso che ha portato a questo esito clamoroso era stato presentato da due cittadini vicini al candidato sindaco di centrosinistra, Carlo Costantini, e da un’ex consigliera comunale. Le contestazioni riguardavano presunte irregolarità emerse in più dei due terzi dei seggi. A conferma della gravità della situazione, la Corte d’Appello dell’Aquila aveva già provveduto, nelle scorse settimane, a cancellare dall’albo ben 14 presidenti di seggio, a causa dei troppi errori commessi.

La sentenza del Tar Abruzzo – Sezione di Pescara, contenuta in circa cento pagine, analizza nel dettaglio le irregolarità riscontrate in 27 delle 170 sezioni pescaresi. Al centro del pronunciamento c’è il concetto cruciale di prova di resistenza. “Il numero di 584 voti in più rispetto a 30.952 – si legge nella sentenza – deve essere individuato come soglia ai fini della prova di resistenza, nel presente giudizio, avendo consentito la elezione al primo turno ed evitato il cosiddetto ballottaggio“.

Irregolarità “ben oltre la soglia”: voto incerto e autenticità a rischio

I giudici amministrativi hanno spiegato chiaramente il principio alla base della loro decisione: “Una volta che la prova di resistenza è superata, le operazioni elettorali devono essere ripetute in tutte le sezioni in cui si è riscontrato il vizio ritenuto grave, pur se ha coinvolto poche schede. Superata appunto la prova di resistenza, l’interesse tutelato è la piena autenticità del voto nella interezza del corpo elettorale“.

Schede
Irregolarità “ben oltre la soglia”: voto incerto e autenticità a rischio (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Il punto focale è il numero di schedesulle quali vi è assoluta incertezza“, che, secondo i giudici, “supera di per sé il numero necessario ai fini della prova di resistenza, senza alcun bisogno di ipotizzare un effetto moltiplicatore ipotetico dell’uso, di tutte o di alcune di esse, come cd. scheda ballerina (che peraltro è solo una delle modalità di illecito nel procedimento elettorale)“.

E la conclusione è netta: “Sommando tutte le schede coinvolte nelle sezioni sopra illustrate, anche con una semplice operazione matematica, il risultato è evidente e supera ampiamente la prova di resistenza (superando nel complesso ampiamente le 1000 unità di schede coinvolte), e ciò senza considerare tutte le ulteriori numerosissime irregolarità che hanno caratterizzato la presente tornata, e che il Collegio e il verificatore hanno ritenuto non sostanziali, al fine di conservare il risultato elettorale“.

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Insomma, le irregolarità sono state talmente significative da compromettere l’esito del voto. Questo rende necessaria una ripetizione parziale del processo elettorale per ristabilire la piena legittimità e autenticità della volontà popolare.

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