Pescara. Andranno avanti fino a fine mese le operazioni di dragaggio urgenti, disposte per liberare l’imboccatura del porto canale dai detriti accumulati dal fiume Pescara.
Un annoso problema per lo scalo portuale, evidentemente non risolto dall’apertura della diga foranea, che torna a preoccupare dopo le ultime piogge.
Il dragaggio, finanziato dall’autorità di sistema del Mare Adriatico centrale, dovrebbe ripristinare il fondale necessario ai pescherecci per entrare ed uscire in sicurezza ma, oltre all’area prospiciente il porto, preoccupa anche la zona più a monte del canale, quella nei pressi del palazzo del Comune.
Come mostrano le foto scattate dal consigliere regionale Antonio Blasioli, nelle ultime ore la piena del fiume ha innalzato notevolmente il livello dell’acqua, al limite dell’esondazione, lasciando corposi sedimenti lungo le sponde.