Pescara, consegnati i lavori che amplieranno il depuratore

Consegna ufficiale dei lavori per il potenziamento del depuratore di Pescara: 8,5 milioni di euro, nell’ambito delle risorse Fsc, stanziati dal Cipe per gli interventi di adeguamento ed ottimizzazione degli impianti.

 

Una prima fase dei lavori verrà conclusa entro giugno, con i primi risultati già per l’estate, mentre l’intervento complessivo si concluderà nel 2019.

Stamani, a Pescara, la presentazione della consegna dei lavori. Presenti il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il presidente dell’Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), Luca Toro, e il legale rappresentante dell’Associazione temporanea di imprese (Ati) che si è aggiudicata la gara, Elicio Romandini.

Si tratta di un appalto aggiudicato attraverso una procedura di gara internazionale che vede l’Aca in veste di ente appaltante e l’Ersi in qualità di ente attuatore. Ad aggiudicarsi i lavori un’Ati composta da tre imprese: la società Angelo De Cesaris di Francavilla al Mare (capogruppo), la Entei spa di Assemini (Cagliari) e la Alma Cis srl di Pescara.

Tra gli interventi più significativi sono previsti la riqualificazione della zona in passato occupata dai letti di essiccamento fanghi attraverso la bonifica dell’area, la realizzazione di una nuova sezione di pretrattamento iniziale, la realizzazione di una nuova linea di trattamento biologico a fanghi attivi, l’adeguamento del piping della filiera di processo alla nuova portata di progetto, l’adeguamento ed il miglioramento del sistema elettrico sia nelle linee di potenza sia negli asservimenti e la realizzazione di un nuovo impianto di telecontrollo.

Toro ha definito il potenziamento del depuratore come una “necessità per la città: lo potenziamo – ha detto il presidente Aca – alzando la portata media affinché sia in regola con la normativa regionale. Sarà un depuratore dimensionato per una città di 210mila abitanti. Non solo migliorerà la capacità, ma anche la qualità del funzionamento del depuratore. E’ previsto un sistema di pretrattamento che, anche in caso di pioggia, con quantità di acqua superiori alla capacità di smaltimento, consentirà di trattarle adeguatamente”.

Romandini ha illustrato i tempi dell’intervento. “E’ stata fatta una consegna provvisoria a dicembre – ha spiegato il rappresentante dell’Ati – per permettere all’impresa di caratterizzare i terreni ai fini dell’eventuale smaltimento. Tra una settimana riceveremo i risultati delle analisi e inizieremo nel più breve tempo possibile. Sono già state ordinate le apparecchiature per il pretrattamento, fase che si concluderà entro giugno del 2018, mentre i lavori verranno ultimati entro l’estate 2019”.

Dal canto suo D’Alfonso ha ricordato che in 45 mesi di legislatura il sistema idrico regionale ha beneficiato di finanziamenti pari a circa 300 milioni di euro. “Questi lavori – ha detto il governatore – consentiranno al depuratore di resistere ad ogni fabbisogno. E’ come se si potesse doppiare questa città circa il fabbisogno di depurazione e con questi lavori noi la mettiamo in capacità perfetta di funzionamento”.

“La stessa cosa – ha annunciato – faremo per quanto riguarda l’ulteriore quota di lavoro per altri quattro milioni già in giacenza, che Aca deve assolutamente appaltare. Oltre a questo, abbiamo anche in programma di appaltare altri 20 milioni di euro per il cosiddetto ‘parco depurativo’. Sono contento che l’impresa aggiudicataria a seguito di gara internazionale è una delle migliori d’Abruzzo ed ha anche un vincolo morale”.

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