La stagione estiva è alle porte e la situazione degli arenili sul litorale abruzzese torna ancora una volta incandescente dopo l’ultima decisione della Giunta comunale
Le belle giornate hanno cominciato a scaldare l’aria, il sole fa già bella mostra di sé e i recenti giorni di festa hanno visto centinaia di persone riversarsi sulle spiagge della regione per un anticipo di quello che accadrà tra qualche settimana. L’apertura della stagione estiva è infatti oramai alle porte e nei giorni scorsi il Comune di Montesilvano, la ridente cittadina di mare in provincia di Pescara meta nel periodo estivo di miglia di vacanzieri, ha aperto le porte agli albergatori per la stagione balneare 2025, con un bando che offre la possibilità di gestire porzioni di spiaggia libera per servizi turistici. Un’iniziativa che da una parte mira a potenziare l’offerta ricettiva della città, ma che una volta pubblicata sui social ha immediatamente suscitato enormi perplessità tra i cittadini.

Se si è alla ricerca una vacanza rilassante e panoramica sulla costa adriatica, Montesilvano potrebbe essere davvero la scelta perfetta. Questa incantevole cittadina della regione Abruzzo unisce la bellezza delle spiagge sabbiose, delle acque limpide e dei viali alberati di palme con la storia e la cultura del suo centro storico in collina.
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Nuova stagione vecchie polemiche
Sole, cielo limpido, temperature finalmente gradevoli e tanta voglia di mare. Anche se all’apertura della stagione estiva mancano ancora alcune settimane, nella cittadina di Montesilvano, in provincia di Chieti sul litorale abruzzese, tutto è oramai pronto per accogliere migliaia di vacanzieri e di giornalieri nei tanti chilometri di spiaggia a disposizione per godersi delle rilassanti giornate al mare.

Sono infatti scattate anche le grandi manovre per regolare l’accesso agli arenili comunali che ogni hanno sono al centro di vivaci discussioni tra chi li vorrebbe sempre adibiti a spiaggia libera e gli operatori che invece vorrebbero un ingresso a pagamento dopo aver messo a disposizione chioschi bar e attrezzature varie. L’ultima di queste è andata in scena in questi giorni quando la Giunta comunale con un bando ad hoc ha deciso di privatizzare cinque spiagge tra le più famose, assegnandole a 5 albergatori scelti in base alla loro vicinanza al mare e alla loro anzianità di presenza, togliendoli così alla libera fruizione dei cittadini.
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Il bando della discordia
Nei giorni scorsi infatti il Comune di Montesilvano ha emanato un bando che offre la possibilità di gestire porzioni di spiaggia libera per servizi turistici. Gli albergatori che verranno selezionati potranno allestire aree con ombrelloni, lettini e chioschi bianchi in legno per bevande e snack destinati ai clienti. Una decisione comunicata via social che ha immediatamente scatenato varie reazioni non soltanto nei cittadini, che si vedranno privati così di ampie porzioni di spiaggia libera riconvertita a uso privato e a pagamento, ma anche nelle forze politiche d’opposizione che immediatamente hanno deciso di contestare la delibera. “E’ incomprensibile sottrarre porzioni di spiaggia libera per affidarla agli albergatori e ai loro clienti. Si tratta della privatizzazione di spiagge libere, della privatizzazione di un bene comune”.

Così Emanuele Mancinelli, segretario del circolo di Sinistra Italiana-AVS di Montesilvano, ha esordito in un duro post di risposta alla pubblicazione social del Comune. “L’aggettivo temporaneo perde di senso se si considera che la concessione durerà per tutta la stagione, proprio quando i cittadini potrebbero fruire della gratuità della spiaggia”, dice ancora Mancinelli, che poi aggiunge, “una presa per i fondelli e una precisa idea politica dietro l’utilizzo dei beni comuni che questa maggioranza toglie ai cittadini per consegnarla a pochi albergatori”.