Abusivismo e contraffazione dilagano a L’Aquila e Chieti: Confartigianato lancia l’allarme sui reati contro le imprese. Dati in forte crescita
C’è un dato particolare (e al tempo stesso molto preoccupante) che purtroppo non lascia spazio a dubbi: in Abruzzo, e in particolare tra L’Aquila e Chieti, il fronte dell’illegalità che colpisce le imprese sta purtroppo avanzando. Non si tratta di sensazioni, ma di numeri precisi, frutto di uno studio del Centro studi Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila.

E le cifre, annunciate dal presidente Camillo Saraullo, mettono in risalto una realtà piuttosto preoccupante: “I dati confermano quanto il tema della legalità sia centrale per il benessere economico e sociale del nostro territorio“.
Tra il 2019 e il 2023, i delitti che interessano direttamente l’attività d’impresa denunciati all’autorità giudiziaria, hanno registrato un aumento vertiginoso. Parliamo, nello specifico, di reati informatici, abusivismo e contraffazione. Nell’Aquilano l’incremento è stato del 24,8%. Un dato che supera di gran lunga sia la media regionale (8,2%) che quella nazionale (10%). Anche nel Chietino la crescita è stata significativa, con un +10,9%.
Nel 2023, i delitti che hanno colpito le imprese sono stati 4.267 nella provincia di Chieti, un dato stabile rispetto all’anno precedente. Diverso il discorso per L’Aquila, che invece ha registrato un aumento del 3,2% rispetto al 2022. Numeri che gli hanno fatto raggiungere quota 2.572. Per quanto riguarda la Regione nel suo insieme, sono 14.508 i delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria nel 2023. Ciò significa un aumento del 2% rispetto all’anno precedente.
Abruzzo, sempre più in crescita i reati informatici: dato preoccupante
C’è poi un altro settore che preoccupa particolarmente, quello dei reati informatici. Nel Chietino, tanto per dare qualche numero significativo, si sono registrati 1.755 casi. Vuol dire che è stata registrata una leggera flessione dello 0,5% rispetto al 2022, ma al tempo stesso siamo di fronte a un balzo impressionante del 49,4% rispetto al 2019.

L’Aquilano non è da meno, con 1.125 casi (+1,5% sul 2022 e un notevole +43,7% sul 2019). I delitti informatici denunciati in tutto l’Abruzzo sono stati 5.797. La crescita è del 4,4% rispetto al 2022, del 35,1% rispetto al 2019.
Come se tutto questo non bastasse, c’è da aggiungere anche il problema della contraffazione. Un fenomeno che danneggia non solo l’economia, ma anche l’immagine del “Made in Italy”. Questo colpisce il 4,1% delle imprese artigiane nella provincia di Chieti e il 3,9% in quella dell’Aquila.
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Il dato regionale, che si attesta al 5,9%, ci dice che la battaglia contro il falso è ancora lunga. A livello nazionale, il panorama è altrettanto variegato. Ci sono infatti incrementi in Piemonte (+11,8%), Lazio (+9,8%), Campania (+6,3%), Lombardia (+5,0%), Liguria (+4,5%), Sicilia (+3,3%). La Puglia, invece, registra un calo (-1,1%). “Legalità – la chiosa di Saraullo – significa tutela del lavoro, concorrenza leale e valorizzazione delle imprese oneste che ogni giorno si impegnano per creare occupazione e sviluppo“.