Pescara. I segni di un bivacco perenne attorno alla stazione centrale di Pescara trasformano il centro della città in una “mortificante scena che si ripete, ogni giorno, da qualche mese agli occhi di viaggiatori e residenti”.
E’ Marco Forconi, esponente locale di Fratelli d’Italia, a testimoniare come “una banda di cittadini dell’est Europa, dediti all’accattonaggio per le vie del centro (semafori e chiese in particolar modo), sta riducendo la zona nord della struttura ad una immensa latrina a cielo aperto”.
“Verso ora di cena”, racconta Forconi, “la zona si trasforma in terra di nessuno, divenendo molto pericolosa e, nei fatti, inaccessibile (non sono mancate risse fra componenti della banda, anche fra donne). Parliamo delle stesse persone che, prima dell’inizio dei lavori nel tunnel dove sarà allestito il mercato etnico, vi trovavano riparo con giacigli di fortuna”.
“Un grave smacco”, conclude Forconi, “per una città che guarda alla riqualificazione urbana dell’area di risulta ma che non riesce a fronteggiare una grave forma di degrado in seno ad essa, con nefaste conseguenze sull’ordine e igiene pubblica”.