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Cronaca Pescara

Pescara, Bike to work: oltre 3mila a lavoro in bici

Pescara. Pescara è una città da bici: lo confermano i dati raccolti durante il monitoraggio effettuato oggi, come ogni anno, da FIAB Pescarabici.

Ben 15 volontari in 15 “caselli ciclistici”i hanno rilevato il transito delle bici dalle 7,30 alle 9,30, con un risultato che conferma al rialzo il trend rilevato gli anni scorsi.

Ben 3.156 sono i passaggi conteggiati, divisi tra 63,59% uomini e 36,41% donne. “La fascia oraria indagata è quella degli spostamenti per andare al lavoro o a scuola” informa Filippo Catania, Presidente dell’Associazione FIAB Pescarabici. “ll rilevamento viene effettuato in questa giornata perchè è quella dedicata da FIAB a coloro che vanno al lavoro in bici (Bike to work, in bici al lavoro) e si inserisce all’interno dela settimana europea della mobilità sostenibile”.

“La maggiore frequenza di passaggi di biciclette”, sottolinea Catania, “si ha nella postazione che incrocia la Strada Parco con Via L. Muzii. Ben 477 complessivi, con 242 tra le 7,30 e le 8,30 e 235 nell’ora successiva, a dimostrare che lì dove ci sono infrastrutture ciclabili, magari affiancate a servizi, la gente usa massicciamente la bici. D’altronde è anche facile da intuire, non dovendo la bici trovare parcheggio e potendo  garantire una grande variabilità di spostamenti,e da questo il commercio locale potrebbe trarre enormi vantaggi e logiche conclusioni”.

“Altro nodo importante e molto frequentato”, fa presente il Presidente dell’associazione, “è Piazza della Repubblica, con 430 passaggi, dove si incrociano Corso Umberto e l’asse pedonale che porta alla Stazione Centrale, ma anche Corso Vittorio Emanuele sul cui uso andrebbe svolta, a nostro avviso, una bella e approfondita riflessione. Poi fra i 200 e 250 passaggi si collocano Piazza Italia, il Ponte D’Annunzio, Via R. Margherita (con la pista ciclabile), largo Madonnina (Ponte del mare), Piazza Ovidio (con zona universitaria), e l’incrocio Via N. Fabrizi e Via Venezia, altra zona caldissima dal punto di vista della mobilità”.

“Ci tengo a ricordare”, conclude Catania, “che nel 2018, prima e dopo la realizzazione della pista in via L. Muzii, cioè a maggio e a ottobre, contammo i passaggi in quella via per tre giorni coinsecutivi e per ben 14 ore ciascuno, rilevando un dato medio di circa 4.000 transiti. I quasi 500 passaggi di due ore di questa stamattina sono quindi in linea con quel dato e dimostrano che alle biciclette va dato molto più spazio di quello attuale, cosa di cui in primis il commercio della città, con maggiori spazi di socializzazione, potrebbe usufruire, senza stare qui a scomodare il tema della salute, dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici”.