Pescara. Diventa percorribile la pista ciclabile di viale Muzii: completata la segnaletica, manca ora solo la colorazione che darà al percorso una connotazione in linea con il lavoro di riconnessione svolto su altri itinerari cittadini.
“Si tratta di un progetto, Bici in Rete”, spiega l’assessore alla Mobilità Giuliano Diodati, “promosso per rendere più sostenibile la città e soprattutto per collegare le piste esistenti, in modo da assicurare la percorribilità su due ruote a tutta la città, con l’obiettivo di raddoppiare in pochi anni le piste ciclabili presenti sul territorio.
“Quella di viale Muzii”, prosegue Diodati, “arriva dopo molta attesa e provvederemo a restituirla ufficialmente alla città quando l’intero lotto dei lavori sarà completato. Si tratta di azioni finanziate da risorse comunali ma anche europee, segno che la linea della sostenibilità non è quella del traffico, ma è quella di una comunicazione veloce e vivibile, che dia spazio a tutti (auto, mezzi, bici e pedoni) e soprattutto tenendo conto di un fattore determinante, la salute dei cittadini, della comunità che non possiamo più trascurare”.
Ma sull’infrastruttura si alza la polemica. “Opera folle, pericolosa e sopratutto realizzata contro i commercianti”, la definisce il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. “La politica non può rovinare le sorti delle attività dei pescaresi, togliendo parcheggi e anche i posti per il carico e scarico merci, per propaganda elettorale nei confronti di coloro che vanno in bicicletta e che crediamo non si sentano poi così tutelati in queste gimkane di marciapiedi, cordoli, passi carrai e cancelli”, affermano i consiglieri Testa, Pastore e Cremonese.
A difenderla, invece, è l’associazione Pescara Bici: “I posti auto adibiti a parcheggio sacrificati per la pista ciclabile sono 15”; sostiene una nota dei ciclisti, “e anche prima della realizzazione della pista ciclabile in Viale Muzii era difficile parcheggiare l’auto. Se 15 posti auto mancanti saranno nocivi ai commercianti di questa starda non capiamo perché alcuni di loro, da noi intervistati, non la pensano così”.
“Il 17 maggio scorso -prosegue la nota – abbiamo contato per tutto il giorno 4.000 passaggi di ciclisti nei tre incroci di Viale Muzii;e abbiamo contato i clienti di una nota farmacia di Corso Vittorio Emanuele II, la strada più incidentogena della città a detta delle autorità, dalle 9:30 alle 10:30 di un sabato mattina: sono entrate 70 persone in un’ora delle quali solo tre scese da un’auto parcheggiata (irregolarmente) davanti il negozio”.