Il contratto di comodato è stato sottoscritto questa mattina dal dirigente della Provincia Marco Scorrano e dal sindaco Carlo Masci, presenti anche gli assessori al Patrimonio Maria Rita Carota e alle Politiche giovanili Patrizia Martelli, funzionari dei due enti e i ragazzi dell’associazione On The Road che ha supportato l’amministrazione per liberare la zona, ampia quasi 9mila metri quadrati, dalla presenza di senza-tetto che sono stati sistemati altrove.
“Ringrazio la Provincia, il presidente Ottavio De Martinis e il dirigente Marco Scorrano per la disponibilità – ha detto il sindaco Carlo Masci – perché con loro abbiamo iniziato operazioni di recupero di diversi beni e terreni lasciati in abbandono. Per questo abbiamo preso in carico la pista ciclabile ma anche questo sito che è preziosissimo in quanto è uno sfogo naturale vero il fiume. In una prospettiva non lontana questo sarà uno scrigno ambientale per i bambini e le famiglie. Come abbiamo detto tante volte il fiume è stato finora sempre trascurato, noi invece stiamo cambiando la storia e la sorte del Pescara, che vogliamo abbia un vero lungofiume a disposizione della comunità pescarese e di chi viene a visitare la nostra città”.
L’area entrata ora nel possesso del Comune è oggetto di una richiesta di finanziamento nell’ambito del Contratto di fiume, risorse che permetteranno di riqualificare tutto il sito che diverrà, negli orientamenti manifestati ancora questa mattina quella “Porta al Parco Fluviale” destinata ad accogliere attività e interventi di valorizzazione turistica, culturale, sportiva, ricreativa, aggregativa e sociale delle aree fluviali, ma anche iniziative di educazione ambientale per le scuole.
Per l’assessore al Patrimonio Maria Rita Carota “è un momento molto positivo per la comunità, frutto della sinergia che si è determinata tra il Comune e la Provincia. Questa è infatti un’area di grande valore strategico per sviluppare quella visione di valorizzazione sociale ed economica delle sponde del fiume che già abbiamo promosso con altri numerosi interventi. Questo è un ulteriore modo per riqualificare una zona troppo spesso dimenticata e non riconosciuta. Non ultima voglio segnalare anche l’importanza della bonifica ambientale che da tutto questo deriverà”.