L’Aquila. La Commissione Bilancio del consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposte di legge sull’istituzione della nuova Pescara, per la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.
Il testo di legge domani sarà sottoposto all’esame del Consiglio regionale, probabilmente, nell’ultima riunione della consiliatura visto che il governatore – senatore del Pd, Luciano D’Alfonso, dovrebbe dimettersi nei prossimi giorni dall’incarico elettivo in Regione, quindi, scatterebbe il periodo pre elettorale nel corso del quale è permessa solo la ordinaria amministrazione.
Lunga la serie di commenti, sia polemici che a favore della cosiddetta Grande Pescara.
Il consigliere del M5S Riccardo Mercante sottolinea “meglio tardi che mai”. “L’enorme ritardo – spiega ancora il pentastellato – con cui l’Abruzzo di D’Alfonso ha dato seguito alla volontà popolare sul Referendum della Nuova Pescara, dell’ormai lontano 2014, rimarranno impresse nella memoria degli abruzzesi. Così come rimarranno impressi i milioni di euro che questo ritardo ha fatto perdere alla nuova città metropolitana d’Abruzzo. Oggi è finalmente arrivato il voto unanime della commissione sulla legge che istituisce la Nuova Pescara. Il M5S presentò la stessa legge già da ottobre 2014, a soli 4 mesi dall’espressione del voto popolare.
“La legge istitutiva odierna della Nuova Pescara è in realtà solo una norma manifesto”, critica, invece, il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, “un atto quasi simbolico perché tutte le fasi applicative sono rimandate al futuro Consiglio regionale che dovrà ragionare e coordinarsi con il sindaco di Spoltore Di Lorito e con i futuri sindaci di Pescara e Montesilvano, che saranno eletti nel 2019, per capire se la fusione sia realmente possibile o meno entro il primo gennaio 2024. Uno stato dei fatti frutto dell’imperdonabile e voluto ritardo con cui il presidente D’Alfonso ha affrontato la volontà popolare espressa con il referendum del 2014. Oggi in Commissione abbiamo pesantemente emendato e stravolto la legge originaria del Governatore D’Alfonso numero 206 del 2016, introducendo correttivi sostanziali e necessari, a partire dalla previsione di un finanziamento annuale da prevedere per il nuovo Comune al fine di dargli forza, emendamenti che comunque restano delle pezze a colori per una legge complessivamente scarsa e fatta male”.
Critico, anche, il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno: “Sono trascorsi 4 anni, da quando nel 2014 i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno espresso la loro volontà in merito al progetto di fusione dei 3 Comuni. Quattro anni in cui la Regione Abruzzo ha ignorato il tema, giungendo oggi a licenziare un provvedimento in fretta e furia, pur di prenderne la paternità, ma di fatto scaricando tutte le incombenze ai futuri consigli regionale e comunali, non fornendo concrete risposte ai cittadini”, afferma, “Reputiamo tale proposta, così come approvata in Commissione piena di criticità, a cominciare dalla indecisione relativa al cronoprogramma sulla istituzione del nuovo Comune che oscilla tra il 2021 e il 2024, creando incertezza e difficoltà nella programmazione ed attuazione degli obiettivi delle prossime Amministrazioni di Pescara e Montesilvano, a discapito dei cittadini. In secondo luogo, come espresso in più di una occasione, crediamo sarebbe stato più funzionale, nonché responsabile nei confronti dei residenti delle città che Amministriamo, garantire servizi qualitativamente elevati ed efficienti e procedere, pertanto con gradualità a cominciare dalla condivisione dei servizi, quali la riscossione dei tributi, la pianificazione territoriale ed urbanistica, le infrastrutture, l’integrazione delle reti e dei sistemi informativi, delle banche dati e dei corrispondenti processi di elaborazione e gestione, i lavori pubblici, le manutenzioni, la polizia locale, la gestione dei rifiuti, la tutela ambientale, la logistica e il commercio, la mobilità, i servizi e le politiche sociali, i servizi scolastici, la promozione turistica e solo una volta conclusa tale fase, giungere al definitivo processo di fusione”.
La legge istitutiva, quindi, potrebbe essere approvata definitivamente domani in Consiglio regionale. “I cittadini hanno voluto con oltre il 70% dei consensi la nascita di una nuova grande citta’ che migliorera’ la qualita’ dei servizi e consentira’ un migliore sviluppo di tutto l’Abruzzo”, sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale, Lucrezio Paolini, tra i componenti del comitato promotore “che ha visto lo straordinario risultato del referendum e che vede oggi un importante risultato prima della definitiva approvazione della legge, che mi auguro possa avvenire domani in Consiglio regionale”, conclude.