Le Naiadi stanno riaprono, ma il clima è tutt’altro che sereno. E così, a Pescara i sindacati annunciano lo stato di agitazione dei dipendenti della struttura, con Cgil che denuncia come dalla Regione non vi sia alcuna disponibilità al confronto.
Prosegue pertanto lo stato di agitazione dei lavoratori delle Naiadi, delusi dalle mancate rassicurazioni in vista del loro futuro occupazionale.
“Apprendiamo dalla stampa la notizia relativa all’imminente riapertura del centro sportivo Le Naiadi di Pescara, fissata per il prossimo 16 ottobre. Nonostante le ripetute richieste d’incontro, inviate dalla scrivente organizzazione sindacale alla Regione Abruzzo, tese a chiarire e definire il passaggio di tutti i lavoratori impiegati in precedenza nella nuova gestione, a oggi non abbiamo ricevuto alcuna disponibilità per un confronto di merito” – denuncia una nota della Cgil.
Non si esclude la mobilitazione per il destino del centro sportivo
Alla luce della nota di cui sopra, i sindacati sottolineano come – considerata la situazione e l’impossibilità di avere rassicurazioni sulla definizione del percorso di rioccupazione di tutti i lavoratori che sono stati coinvolti in precedenza presso il centro sportivo Le Naiadi di Pescara – ci si trova costretti a segnalare l’avvio di uno stato di agitazione di tutto il personale interessato.
In assenza di una tempestiva convocazione da parte delle autorità preposte, i sindacati anticipano la possibilità di avviare un percorso di mobilitazione volto a tutelare gli interessi di tutti i lavoratori coinvolti in questa difficile situazione.
La risposta della Regione
Dal canto suo, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha commentato la presentazione dell’attività di riapertura al pubblico delle Naiadi da parte del nuovo gestore, il Club Aquatico, sottolineando come non sia questo il momento delle polemiche.
Sospiri ha anzi ricordato come la riapertura delle Naiadi dopo un lungo periodo di inattività sia un fatto positivo per Pescara e per l’intero Abruzzo, condividendo poi un in bocca al lupo al Club Aquatico che ha raccolto la sfida partecipando – come unico operatore – al bando di gara indetto per l’affidamento della struttura, per i prossimi 20 anni.
L’operatore ha anche programmato una lunga serie di interventi di manutenzione che dovranno trasformare la struttura anche sotto il profilo dei servizi.