Montesilvano. Il Comune di Montesilvano lancia un appello ai cittadini sottoposti a cure oncologiche radiologiche per un corretto smaltimento dei rifiuti che questi producono.
«Vi sono alcune tipologie di rifiuti prodotte da cittadini che sono sottoposti a cure oncologiche o che assumono iodio 131″, dice l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli”, che incidono sui valori consentiti dalla legge ai fini del conferimento in discarica. Infatti, purtroppo, negli ultimi due anni si sono verificati diversi episodi che hanno visto i mezzi compattatori utilizzati nella raccolta dei rifiuti solidi urbani bloccati e posti in quarantena, proprio perché durante le operazioni preliminari allo scarico del mezzo, in seguito a controlli radiometrici, è stata riscontrata una anomalia che ha fatto scattare l’allarme. Il mezzo dovrà stare fermo, per diversi giorni, fino che i valori non scenderanno al di sotto dei limiti massimi di legge.
Il sistema di allarme radiometrico rileva la presenza di rifiuti contenenti radionuclidi, che molto spesso sono corrispondenti a presidi medici di cittadini che hanno fatto ricorso, in tempi recenti, a strumenti diagnostici o dispositivi terapeutici basati su tale uso o sottoposti a radioterapia. Si tratta comunque di sostanze che perdono o riducono la carica radioattiva in tempi brevi (dell’ordine di alcuni giorni o al massimo qualche settimana).
«Non è il primo caso, purtroppo. Anzi dal 2017 a oggi sono stati diversi gli episodi analoghi con ripercussioni sia sul normale espletamento del servizio di raccolta ma anche economici, con una perdita complessiva di circa 70.000 euro. L’appello che lanciamo quindi è quello, come sempre, alla massima collaborazione dei cittadini, al fine di un corretto smaltimento di tali rifiuti così come viene riportato dal vademecum che viene distribuito ai pazienti dalla Asl», conclude l’assessore.