Dopo quella per l’introduzione degli apparecchi sulla via Nazionale all’incrocio con via Adige, oggi la sollevazione popolare è per la recente installazione sui semafori di via Vestina, con i cittadini spaventati dal fioccare delle multe, ritenendo inadeguati i tempi di misurazione dell’infrazione.
Sulla questione dell’impiego dei soldi derivanti dalle multe interviene La Federconsumatori,, che tuona: “I Comuni devono utilizzare i proventi delle sanzioni come previsto dal Codice della Strada per migliorare la viabilità, potenziare i sistemi di controllo, attuare piani e programmi di educazione stradale”.
“In Italia – afferma Antonio Terenzi, presidente di Federconsumatori Abruzzo”, l’introduzione massiccia di strumenti di controllo sulle autostrade ha portato ad una sensibile diminuzione degli incidenti stradali, non altrettanto si è conseguito sulle strade extraurbane o cittadine e ciò per le difficoltà normative e per l’opposizione alla loro introduzione da parte di comitati vari. Attualmente il numero dei decessi per incidenti stradali in Italia supera le 3mila unità, senza considerare i feriti gravi e le conseguenze per malattie e invalidità permanenti che rimangono come conseguenze degli stessi incidenti per quanti sopravvivono agli stessi”.
Federconsumatori. rimarcando propria posizione favorevole “ad ogni azione di contrasto a comportamenti che violino il Codice e la sicurezza della circolazione stradale”, chiede che l’Amministrazione comunale renda noti i dati circa l’utilizzo dei proventi delle contravvenzioni elevate negli anni per violazioni alle norme sulla circolazione stradale, e richiede un incontro “per conoscere ed esaminare i progetti che l’Amministrazione ha in cantiere su queste tematiche con il fine di apportare il proprio contributo”.