Il provvedimento scaturisce dalle risultanze investigative acquisite in seguito ad un intervento effettuato dai militari alla fine di ottobre allorquando l’ex convivente dell’uomo aveva allertato il 112 poiché era stata appena picchiata.
I Carabinieri della Compagnia di Pescara, dunque, prontamente intervenuti unitamente ai sanitari del 118, dopo aver prestato i primi soccorsi alla donna, che presentava delle visibili ferite ad una gamba e al volto e gonfiore al naso e perdita di sangue, si sono messi al lavoro per chiarire l’accaduto, con il quadro delineatosi, classico dei maltrattamenti in famiglia, e di un rapporto coniugale deteriorato da continue liti e discussioni avvenute tra le mura domestiche.
La donna ha, infatti, subito, dalla fine della relazione, continue minacce ed ingiurie da parte del 53enne che, nel corso dell’ultima discussione, maturata sempre per futili motivi, l’ha colpita con calci e pugni, di fronte per giunta anche al loro figlio minorenne, causandole lesioni giudicate guaribili con una prognosi di 30 giorni. Svolti i dovuti accertamenti e captata la pericolosità della situazione, gli investigatori, al fine di tutelare la vittima, i carabinieri hanno prontamente inoltrato all’Autorità Giudiziaria una richiesta di misura cautelare volta a contenere l’indole violenta dell’uomo e scongiurare il verificarsi di episodi più gravi.
La richiesta è stata accolta celermente ed è stata emessa un’ordinanza di applicazione della misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.