Raffica di denunce arrivano da Pescara e provincia per truffe legate alla sottoscrizione di contratti di luce e gas ingannevoli che stanno facendo impazzire decine e decine di persone cadute vittime della frode. Sono soprattutto anziani.
Le bollette di luce e gas sono diventate un pericolo costante con i rincari degli ultimi anni, se poi i truffatori riescono a far sottoscrivere contratti ingannevoli a ignare vittime convinte di risparmiare, la frittata è fatta. Di risparmiare, infatti, non se ne parla. Se si sottoscrive uno di questi contratti, ci si ritrova con fatture esose impossibili da pagare.
Sono soprattutto gli anziani, fascia più debole anche economicamente, ad essere presi di mira dai malviventi che contattano telefonicamente gli utenti per convincerli a sottoscrivere contratti di luce e gas vantaggiosi che si rivelano però delle vere e proprie trappole macinasoldi. A Pescara e provincia le denunce fioccano.
La truffa di luce e gas: a Pescara si moltiplicano i casi
A Pescara e provincia, in particolar modo nei comuni di Montesilvano, Cepagatti, Manoppello, Spoltore e Torre de’ Passeri, si stanno moltiplicando i casi di truffe legate alla sottoscrizione di contratti ingannevoli di luce e gas. Allo sportello del Centro per i diritti del cittadino, che si trova a Zanni in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, stanno pervenendo moltissime denunce.
Le vittime chiedono soprattutto come poter cancellare un contratto sottoscritto e come avere il rimborso di bollette già pagate. La referente dello sportello, Ciriaca Di Prospero, racconta come gli anziani cadono nella trappola: “Gli operatori di non meglio precisate compagnie di luce e gas contattano i malcapitati per telefono senza specificare a quale gestore appartengono, e abbagliano gli utenti con promesse di risparmio sulle bollette e tariffe agevolate con prezzi non veritieri“.
Di questi tempi, risparmiare sul costo delle bollette sarebbe una manna dal cielo, e così molti ci cascano per poi ritrovarsi a pagare addirittura il doppio. A casa, infatti, vengono recapitate fatture che si riferiscono alla fornitura di luce e gas da parte di aziende poco cristalline.
L’obiettivo dello sportello è quello di dare una mano alle vittime della truffa a far valere i propri diritti, come spiega Di Prospero: “L’obiettivo è quello di far annullare il fatturato di queste aziende, avviare una conciliazione, da inviare all’Arera per ottenere un ristoro o un recesso del contratto, entro i primi 14 giorni dalla firma. Sono una ottantina le segnalazioni giunte dall’inizio dell’anno, e di queste sono state già avviate una cinquantina di pratiche di reclamo“.