Con una nota, Cir food vuole precisare che “i sopralluoghi di verifica ispettiva effettuati dai Nas e dalla Azienda Unita’ Sanitaria di Pescara presso il centro di cottura Giardino e il centro di cottura Carducci hanno rilevato la piena conformità del rispetto delle norme igieniche (pulizia e disinfezione degli ambienti e delle attrezzature), delle procedure di Autocontrollo e delle relative schede di monitoraggio”.
Riguardo all’indagine epidemiologica in corso da parte dalla Asl sulle persone che hanno avvertito malesseri, circa 200, l’azienda di emiliana spiega che “nelle giornate di lunedì 4 e martedì 5 giugno, dal centro di cottura Giardino e dal centro di cottura Carducci sono stati prelevati dagli Organi Ufficiali di Controllo dei campioni di acqua di rubinetto, dei pasti-campione rappresentativi della produzione della settimana antecedente, oltre a varie materie prime utilizzate per la preparazione, che sono stati inviati per analisi all’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Al momento, su indicazione dell’Autorità Pubblica, i campioni ancora non sono stati sottoposti ad analisi”.
“Episodi epidemici di infezione da Campylobacter”, spiega la Cir Food, “sono associati prevalentemente al consumo di acqua o latte contaminati, alimenti a rischio consumati crudi e, occasionalmente, a carne di pollo. Mentre il contagio diretto da uomo a uomo è piuttosto raro”.
Ma, un particolare punto della nota mette sotto accusa l’acqua pescarese: “Vista l’ordinanza del Comune di Pescara del 5 Ottobre 2017, in cui, recentemente, si è vietato l’utilizzo dell’acqua destinata al consumo umano (per usi potabili, per l’incorporazione negli alimenti e come bevanda) per le utenze in distribuzione nel plesso scolastico di Via Cerulli e nel plesso scolastico di Via di Sotto nella città di Pescara”, rimarca la Cir Food, “è ragionevole pensare che episodi epidemici dell’infezione rilevata non siano da associare ai cibi somministrati dalla Società, conclude la Cir food.
“I COLPEVOLI PAGHERANNO”
La Giunta Alessandrini, intanto, è al lavoro anche con una commissione interna per capire le cause delle intossicazioni, e anche eventuali responsabili. Lo riferito questa mattina l’assessore Pubblica Istruzione e alle Mense scolastiche Giacomo Cuzzi,:”Per venerdì – annuncia – ho convocato le presidi dei plessi scolastici comprensivi interessati anche per trovare una soluzione per coloro che dovranno frequentare le strutture scolastiche fino al 30 giugno, e per immaginare anche la possibilità di mangiare all’interno della scuola portando il pasto da casa, e dando quindi una soluzione a tante famiglie che hanno già programmato le ferie e che si trovano in difficoltà per questa spiacevole e triste vicenda”.
L’assessore Cuzzi ha poi aggiunto che non verranno fatti sconti ai responsabili di quanto accaduto. “Saremo durissimi nei confronti dei responsabili e duri nel portare avanti questa battaglia assieme alle famiglie perché i ragazzi rappresentano il futuro della nostra città e vanno salvaguardati fino in fondo”. Infine la risposta a chi ha chiesto le sue dimissioni: “Ma io credo che su una vicenda che riguarda dei bambini che vanno a scuola non si debba fare strumentalizzazione politica per raccattare qualche voto. Noi su questa vicenda siamo parte lesa, il servizio mensa è esternalizzato e non dipende dal Comune e quindi ripeto siamo parte lesa come i bambini e le famiglie e quindi siamo il primo soggetto che vuole fare chiarezza non tanto per la salvaguardia e l’immagine dell’ente, ma soprattutto per la salute pubblica e per la salute di questi bambini e per le famiglie che hanno vissuto questa situazione, ma noi stiamo facendo chiarezza sulla vicenda e assicuro a tutti che i colpevoli pagheranno duramente questa triste situazione”.