Inchiesta Pescara: scoppia la protesta in consiglio comunale FOTO

Pescara. Consiglio comunale ad alta tensione, ieri sera a Pescara, dove la seduta straordinaria ha avuto come tema l’inchiesta sul “sistema Trisi” che – tra tangenti e consumo di cocaina in Municipio – ha travolto il settore Lavori pubblici dell’amministrazione Masci.

In Aula è stata data la parola, previa iscrizione, anche a cittadini e comitati, che hanno sfogato la propria rabbia contro il sindaco e la sua Giunta, sia dal punto di vista morale che per gli svariati progetti attuati in città, tra strada parco, viale Marconi, area di risulta, verde pubblico e parchi.

I primi a prendere la parola sono stati i gruppi di opposizione, tutti compatti nel chiedere le dimissioni del primo cittadino per il suo coinvolgimento con Fabrizio Trisi, dirigente principale indagato nell’inchiesta e uomo di fiducia del primo cittadino.

Pittoresco l’intervento di Marinella Sclocco, con la consigliera comunale che è intervenuta bendandosi gli occhi per “provare a capire cosa succede quando non si vede ciò che tutti vedono”.

Tranciante l’intervento del deputato Pd Luciano D’Alfonso: “C’era bisogno di toccare il fondo in questi termini?”. Schierati anche consiglieri regionali e deputati di centrodestra, a difendere l’operato di Masci, come Vincenzo D’Incecco (Lega) e Nazario Pagano, (Forza Italia), ma all’intervento di Guerino Testa (FdI) la folla ha espresso il massimo dello sdegno, tra grida di “a casa” e “vergogna”, al punto da far intervenire la polizia municipale e spingere il presidente del Consiglio Comunale, Marcello Antonelli, a sospendere la seduta per alcuni minuti.

Nel frattempo, all’esterno, sostenuti dal vice presidente del consiglio regionale, Domenico Pettinari, altri cittadini hanno esposto striscioni e inneggiato cori di protesta: “Ormai è chiaro che la città di Pescara ha bocciato l’amministrazione Masci su tutti i fronti – ha detto – I pescaresi sono stanchi e oggi sono intervenuti i centinaia e centinaia per ribadire la delusione e il rammarico di 5 anni pessimi che hanno portato Pescara al minimo storico nella sicurezza, nella cultura, nel turismo, nella viabilità. Pescara è onesta e merita molto di più”.

Seduta conclusa dopo le 22:00, quando Carlo Masci ha calato la propria arringa difensiva su tutti i progetti contestati: come viale Marconi “scelta della precedente amministrazione”, Strada Parco, dove “ci siamo battuti per il trasporto pubblico bello, comodo e alternativo”, e asilo di via della Fornace Bizzarri “scelta fatta per la comunità”. Altro intervento contestato e causa di sospensione della seduta, ripresa dal sindaco con il commento laconico: “Chi contesta me, contesta tutti i sindaci prima di me”.

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