Inchiesta Pescara: “La Procura non bloccherà i cantieri”

Pescara. Consiglio comunale, stamattina a Pescara, incentrato sugli strascichi dell’inchiesta per corruzione che ha travolto il settore Lavori pubblici del municipio dannunziano.

Il sindaco Masci è stato chiamato a rispondere alle polemiche sulla condotta di Fabrizio Trisi, indagato principale, dirigente dei Lavori Pubblici nonché uomo di fiducia di Masci che in aula ha spiegato: “Il dirigente Trisi è stato valutato dall’apposita commissione, venendo valutato in modo molto positivo per l’attività svolta all’interno dell’Amministrazione e il sindaco non poteva assolutamente intervenire per modificare quella valutazione. E aggiungo che il Nucleo Interno di Valutazione (Niv) non era stato nominato dal sindaco Masci. È un organo terzo e che in questo caso era stato nominato dal sindaco Alessandrini. Quindi io non ho modificato nulla del Niv quando mi sono insediato. È stato il Niv a valutare le performance dei dirigenti e il sindaco non poteva intervenire. E quindi le mie sono scuse generali per quanto riguarda il ruolo di sindaco, ma per quanto riguarda le attività amministrative non potevo intervenire e non sono intervenuto, perché se fossi intervenuto avrei commesso un abuso d’ufficio e questo è chiaro a tutti, anche a chi oggi strilla cercando di coinvolgere l’Amministrazione in una situazione personale che riguarda alcune persone e che è sottoposta al vaglio della magistratura”.

Il primo cittadino ha poi rassicurato sul proseguimento dei cantieri al centro degli appalti messi sotto la lente della Finanza e della Procura: “Ho avuto una interlocuzione istituzionale con la Procura della Repubblica per chiedere se potevamo proseguire con gli atti e la Procura mi ha risposto in maniera assolutamente cordiale dicendomi che non c’è nessun atto del comune che è sottoposto a un blocco e che quindi i lavori possono proseguire. Questo per me è la tranquillità e la garanzia perché è importante che si possano continuare i lavori sul territorio. Il dirigente Rossi li sta verificando così come il segretario generale. Abbiamo 100 milioni di euro di lavori alcuni fatti e altri da fare per cambiare il volto della città”.

A tenere banco, però, resta la componente politica nel coinvolgimento con l’inchiesta: “Mentre in passato molti politici delle amministrazioni precedenti mi sembra sono stati coinvolti in vicende giudiziarie, che hanno comportato anche misure cautelari, oggi invece diciamo con forza che tutti i controlli non hanno portato al coinvolgimento di nessun politico nella vicenda odierna”, ha chiosato Masci.

foto: ansa.it

 

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