La valanga che il 18 gennaio del 2017 travolse l’hotel Rigopiano provocando la morte di 29 persone non fu innescata dalle scosse di terremoto che quel giorno interessarono l’Abruzzo.
E’ quanto ha stabilito la Sesta sezione del tribunale civile di Milano che ha respinto il ricorso di indennizzo intentato contro una compagnia assicurativa dalla società proprietaria dell’albergo, la quale invocava, appunto, il nesso di causalità tra il sisma e la valanga in merito ad una polizza relativa ai soli danni da terremoto.
La mattina del 18 gennaio, infatti, alcune violente scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5 interessarono l’Aquilano, ad una quarantina di chilometri in linea d’aria da Rigopiano. Poi, alle 16.40 dello stesso giorno, una valanga di vastissime proporzioni travolse l’hotel, provocando morte e distruzione.
A lungo, in questi anni, si è discusso di un possibile collegamento tra le scosse sismiche e la slavina. Ora però – nella prima sentenza di un tribunale sulla tragedia del resort abruzzese – viene escluso che vi sia un nesso di causalità, come stabilito dalla sesta sezione civile del Tribunale di Milano. Il tutto mentre il processo principale, quello pescarese, sta per entrare nel vivo, tanto che, secondo alcune voci, la sentenza potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Il giudice milanese Antonio Stefani, nelle otto pagine di sentenza, come riferisce il TgR Abruzzo, ha respinto il ricorso di indennizzo intentato contro una compagnia assicurativa dalla società proprietaria dell’hotel, che invocava il nesso di causalità tra il sisma e la valanga in merito ad una polizza relativa ai soli danni da terremoto. Gli esperti incaricati dal giudice – il sismologo Paolo Gasperini e il nivologo Massimiliano Barbolini – nella loro consulenza tecnica hanno infatti sostenuto la tesi del distacco naturale escludendo che la valanga sia stata provocata dal terremoto.
“Siamo contenti perché a cinque anni dalla tragedia di Rigopiano c’è un prima sentenza di un tribunale della repubblica italiana. Riguarda il nesso di causalità tra il sisma e la valanga, un aspetto molto importante assai dibattuto soprattutto nel processo penale in corso e al vaglio dei consulenti nominati dal Gup Sarandrea”, afferma il comitato parenti delle vittime di Rigopiano. A proposito della sentenza, i parenti delle vittime parlano di “un esito che conferma le nostre convinzioni. La valanga – conclude il comitato – non fu innescata dal terremoto. Primo pezzo di giustizia in memoria delle vittime di Rigopiano a cinque anni dalla tragedia”.