Pescara: il Consiglio di Stato rinvia le elezioni, accogliendo la richiesta unanime. Il Comune torna pienamente operativo
Un sospiro di sollievo per molti, una sorpresa per altri. Le elezioni a Pescara sono state ufficialmente rinviate. Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta unanime di sospensiva. E ha messo un punto (almeno temporaneamente) a una vicenda che stava creando non poca confusione e disagio.
Una decisione cruciale che, di fatto, restituisce al Comune di Pescara la piena operatività, liberandolo dalle maglie dell’ordinaria amministrazione. La situazione era diventata complessa. Il TAR aveva rilevato irregolarità in 27 sezioni elettorali. Così, il prefetto aveva predisposto un ritorno al seggio per il 24 agosto. Una data tutt’altro che ideale, soprattutto in pieno periodo di ferie.
L’ipotesi di rientrare dalle vacanze per un nuovo appuntamento elettorale aveva sollevato non poche perplessità e malumori. Fortunatamente, la politica locale ha saputo trovare un fronte comune. La richiesta di sospensiva della sentenza del TAR, presentata in modo unanime da tutte le parti politiche coinvolte, ha trovato l’accoglimento del Consiglio di Stato.
Il collegio, di fronte a una tale concordanza di intenti, non ha probabilmente ritenuto necessario dilungarsi in argomentazioni complesse. Ha optato così per la soluzione più pragmatica e condivisa, ossia il rinvio. Questo significa che il sindaco e gli assessori restano in carica. Scongiurato un periodo di incertezza amministrativa che avrebbe potuto rallentare ulteriormente l’attività del Comune.
La conseguenza più immediata e forse più significativa di questa decisione è il ritorno alla piena operatività per l’amministrazione comunale di Pescara.
Dal 24 giugno, infatti, il Comune era stato posto in regime di “ordinaria amministrazione”. Una condizione che, pur garantendo il funzionamento minimo dei servizi, limita fortemente la capacità di prendere decisioni strategiche e avviare nuovi progetti. Con il rinvio delle elezioni, l’intera macchina amministrativa può ora riprendere a funzionare a 360 gradi. Insomma, non ci sono i vincoli imposti dalla precedente situazione.
Sarà a dicembre che i giudici amministrativi si esprimeranno nel merito della sentenza, affrontando le irregolarità riscontrate e definendo il quadro definitivo.
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Fino ad allora, Pescara può concentrarsi sulla gestione quotidiana della città, sulla pianificazione e sull’attuazione delle politiche necessarie, senza l’ombra di una nuova consultazione elettorale imminente. Un rinvio che, in un’estate che si preannuncia calda sotto molti aspetti, offre un po’ di respiro e chiarezza alla città. Cosa pensi di questa decisione? Ritieni che il rinvio fosse la scelta migliore per Pescara?