Impegnato alla 74ª edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ti muovi”, Diodato sembra ha le idee ben chiare anche di ciò che accadrà dopo.
Prima di debuttare sul palco sanremese il cantante ha infatti annunciato un tour prodotto da Magellano Concerti, che si terrà questo autunno (ma i biglietti sono già in vendita) nei più prestigiosi teatri italiani, tra cui anche il Teatro Massimo di Pescara, con una data prevista per il prossimo 19 ottobre, alle ore 21, per l’organizzazione di Elite Agency Group e Alhena Entertainment.
Tra i cantautori più ricercati del panorama italiano, Diodato è ora impegnato a Sanremo con un nuovo brano che spera di replicare il successo del 2020, quando con il singolo “Fai rumore” riuscì a vincere il Festival della Canzone Italiana.
Il nuovo brano
Il nuovo brano – attualmente in rotazione su tutti i principali network, nonché accompagnato dal videoclip ufficiale online – è scritto, composto e arrangiato dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione artistica insieme a Tommaso Colliva, storico collaboratore del cantautore tarantino fin dall’album “Che vita meravigliosa”, pubblicato nel 2019.
Ricordiamo che nella serata di venerdì dedicata alle cover, Diodato si esibirà sul palco dell’Ariston con “Amore che vieni, amore che vai”, uno dei brani più conosciuti di Fabrizio De Andrè: al suo fianco ci sarà un cantautore molto noto nel panorama internazionale, Jack Savoretti, cantautore di origine genovese che lo accompagnerà in quest’esibizione unica per omaggiare Faber a 25 anni dalla scomparsa su uno dei palchi più importanti della musica italiana. È questa la quarta volta che Diodato partecipa a Sanremo a dieci anni dalla sua prima partecipazione, nel 2014, con il brano “Babilonia”.
In occasione dell’annuncio del tour nei teatri, Diodato si è detto “pronto per un nuovo capitolo musicale che racchiude e celebra proprio la dimensione live”. Proprio per questo motivo il cantautore ha annunciato che in primavera pubblicherà un album che è stato realizzato attraverso il processo inverso, che si distingue dal metodo classico: ha infatti scelto di registrare in studio un disco che coglie le emozioni dei live e tutta l’energia che ha vissuto sui palchi di tutta Italia negli ultimi anni, arricchendo in tal modo il suo ricco repertorio.