Continua incessante l’azione ispettiva della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pescara nell’ambito dell’emergenza per il contrasto all’epidemia di Coronavirus.
Negli ultimi giorni, nel corso di tre distinte attività investigative, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno sottoposto a sequestro 21.000 mascherine protettive, riportanti indebitamente il marchio “CE” o vendute, in maniera ingannevole, come “dispositivi di protezione individuale”.
Le indagini hanno interessato, un produttore, un importatore e un distributore dei dispositivi nonché una rivendita al dettaglio, operanti tra Montesilvano, Pescara, Manoppello Scalo e Lettomanoppello.
I Finanzieri hanno appurato che le mascherine, molte delle quali in poliuretano, recavano la marcatura “CE”, marcatura indebita in realtà, in quanto erano prive della prevista certificazione, non essendo mai stata conseguita dal produttore e dall’importatore.
Inoltre, la maggior parte dei prodotti veniva pubblicizzata per la vendita, tramite brochure e video su siti internet, traendo, in tal modo, in inganno gli ignari consumatori, convinti di acquistare veri e propri Dispositivi di Protezione Individuale efficaci, nonché recanti la marcatura “CE”, mentre in realtà compravano dei semplici “copri bocca”.
Pertanto, le Fiamme Gialle nel corso dei vari interventi correlati, hanno proceduto ad accedere presso le sedi degli operatori economici individuati, rinvenendo e sequestrando complessivamente 21.000 articoli con conseguente denuncia all’A.G. dei tre responsabili per il reato di frode in commercio che prevede la reclusione fino a due anni.
Questo è l’ennesimo risultato raggiunto dai reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara che, sin dall’inizio dell’emergenza, ha indirizzato significative risorse operative al contrasto delle pratiche commerciali scorrette ai danni degli indifesi cittadini che, impotenti ed impauriti dai rischi di contagio, si trovano spesso a sottostare a pratiche commerciali scorrette di quegli operatori commerciali che approfittano dello stato di bisogno di questi per speculare sui prezzi o porre in vendita prodotti truffaldini.
Tali servizi si completano peraltro con i controlli anche ad aziende ed esercizi commerciali rientranti tra le categorie la cui attività è sospesa dai provvedimenti governativi, oltre che con i controlli sui movimenti delle persone fisiche.
Ad oggi sono stati sequestrati oltre 28.000 prodotti tra mascherine, guanti e gel igienizzanti per i reati di speculazione sui prezzi o per frode in commercio, sanzionate 7 attività economiche (su 103 controllate) che continuavano ad operare nonostante le sospensioni imposte e verbalizzati 99 soggetti (su 1890 controllati) per aver violato invece le prescrizioni sulle limitazioni di movimenti delle persone fisiche. A fattor comune, ratio degli interventi è stata la verifica dell’attuazione delle misure contenitive volte al contrasto alla diffusione del Covid-19 disposte dall’Autorità governativa: misure cui tutti siamo chiamati a adempiere. La Guardia di Finanza, quale forza di polizia a forte vocazione sociale, in un contesto nefasto caratterizzato dal persistente rischio di contagio, ancora una volta ha orientato la propria azione operativa al servizio dei cittadini tutelando, al fianco delle altre forze di polizia e degli enti sanitari, la sicurezza e la salute pubblica.