Caos sulla chiusura del Teatro D’Annunzio: disinformazione e costi elevati da sostenere

In seguito alla chiusura per inagibilità del Teatro D’Annunzio di Pescara, interviene Laura Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano per chiedere chiarezza.

“Difendi la cultura, non scendendo in piazza ma scendendo in piazza per andare al cinema o al teatro”. Questa frase del cantautore Caparezza, aiuta sicuramente a entrare nel merito di una discussione che sta imperversando negli ultimi tempi a Pescara ma che, ormai, si è sparsa a macchia d’olio su tutto l’Abruzzo, coinvolgendo istituzioni e appassionati di una delle arti più amate al mondo: il teatro.

CHIUSO PER SEMPRE
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È notizia di qualche giorno fa infatti, che il famoso Teatro D’Annunzio, è stato dichiarato non praticabile per una questione di “inagibilità statica”, portando l’amministrazione comunale a promulgare un assoluto divieto di utilizzo dell’immobile. Da ciò si muovono gli interrogativi di tanti esponenti non solo politici ma sopratutto sociali che, negli ultimi anni, hanno più volte usufruito del Teatro. Una su tutte, Laura Tiboni.

Le parole di Laura Tiboni

Il Teatro D’Annunzio a Pescara, è stato dichiarato inagibile dall’amministrazione comunale, che pare aver individuato dei problemi di staticità dell’immobile. La cosa ha infiammato gli animi politici e sociali e tante domande sono sorte. Una personalità che non ha esitato a esporsi a riguardo è Laura Tiboni, la presidente dei Premi Internazionali Flaiano, che adesso chiede chiarezza su diversi punti della vicenda.

Non c'è speranza
Non c’è speranza abruzzo.cityrumors.it

Tiboni si affida a una nota per comunicare le su perplessità:”Apprendo con sgomento la notizia che il Teatro monumento d’Annunzio, luogo e simbolo della cultura cittadina, abbia una ‘inagibilità statica’ con assoluto divieto di utilizzo dell’immobile”. Tiboni si concentra tanto sul fatto che, negli ultimi anni, proprio quel Teatro ha ospitato la manifestazione indetta dall’associazione di cui lei è Presidente.

Nella sua nota infatti, continua:“In pratica in questi anni avremmo lavorato e svolto eventi con una condizione reale di pericolo, senza sicurezza per il pubblico e i premiati che la manifestazione ha ospitato”. Arriva dunque la richiesta per l’intervento della Procura della Repubblicaper verificare che cosa stia realmente accadendo all’interno dell’Ente Manifestazioni Pescaresi perché quanto verificatosi è grave in materia di sicurezza e di gestione”.

A destare interrogativi, il fatto che l’Associazione culturale Flaiano avesse già sottoscritto il contratto per la serata finale di premiazione con l’Ente Manifestazioni Pescaresi, finale prevista per il 7 luglio 2024. In occasione della sottoscrizione del contratto inoltre, era stato versato il 50% della cauzione. La presidente Tiboni inoltre, denuncia di non essere stata avvertita col giusto preavviso delle intenzioni dell’amministrazione. La premiazione al momento dunque, non ha un luogo in cui essere svolta.

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